Festival

Il Festival Creuza de Mà – Musica per Cinema nel 2022 arriva alla sedicesima edizione, un traguardo importante per una manifestazione unica nel suo genere in Sardegna e tra le pochissime nel panorama dei Festival cinematografici nazionali e internazionali, che si focalizza su un particolare aspetto del cinema: il rapporto con la musica e il suono.

Al centro è sempre la musica e il suono per le immagini in movimento, in tutte le sue sfaccettature e in tutti i suoi percorsi. Il Festival affronta con competenza e rigore i problemi e gli aspetti peculiari della musica in ambito cinematografico. Ne indaga il mistero, ne svela il segreto, il dialogo e lo scambio nell’interazione tra suoni e immagini. E lo fa, come sua tradizione, ospitando grandi compositori, registi, attori, tecnici del suono, montatori e studiosi che raccontano, ognuno in maniera stimolante e diversa, il loro rapporto con la musica applicata al cinema, per scoprire poi il legame inscindibile sul piano drammaturgico ed espressivo della musica per immagini. 

Il Festival Creuza de Mà – Musica per Cinema agisce come un laboratorio aperto, animato da un gruppo di lavoro rodato, che incrocia e fonde le diverse declinazioni dell’attività musicale con quella critico-teorica. Se è vero che la musica da film va considerata in base al suo «specifico» (ovvero alla sua complementarietà con l’immagine cinematografica), il Festival gli accorda una “centralità” nel rispetto dei canoni estetici che sono comunque i canoni dell’arte musicale. Creuza de Mà è quindi un punto di riferimento riconoscibile per quel variegato universo di musicisti, tecnici del suono, autori e registi che hanno a cuore e mettono cura a questo particolare e importantissimo aspetto del cinema. 

Assi portanti del festival, sono esibizioni in concerto di musiche da film dove la componente fondamentale “vivo/live” da momento spettacolare diventa momento di riflessione e la conversazione con Registi e Musicisti, a sua volta, può diventare spettacolo.

Sono le Master Class, incontri tra il regista e il musicista (autore della colonna sonora), che esplorano le strategie utilizzate per le diverse colonne sonore, come sono stati affrontati e risolti problemi di carattere drammaturgico e musicale in un territorio abbastanza sconfinato dove l’intesa e la comunicazione avvengono attraverso codici sempre reinventati, dove scattano meccanismi misteriosi, dovuti all’ambiguità e all’astrattezza (nel senso di asemanticità) della musica che nell’economia di un film, insieme al suono, è chiamata ad esprimere quello che non esprimono né le parole né le immagini né i colori, né i vestiti né le scenografie.

Il rapporto tra regista e musicista – nella lavorazione del film – ha sempre generato interesse e curiosità tra studiosi di cinema e no. Gli incontri alla scoperta di questi rapporti artistici “particolari”, di stili e metodi compositivi, sono condotti con competenza e passione da Luca Bandirali (critico cinematografico e docente di Storia e Tecnica della Sceneggiatura presso l’Università del Salento, conduttore della trasmissione cult Rai Radio3: Hollywood Party), Riccardo Giagni (musicista e compositore, docente di Storia della musica per il cinema presso la Facoltà di Beni Culturali dell’Università del Salento) ed Enzo Gentile, critico musicale delle più grandi testate italiane

Creuza de Mà – Musica per Cinema, a integrazione e corollario di un Festival sulla Musica applicata e il suono, presenta anche una sezione di film muti del passato sonorizzati dal vivo, le proiezioni di film e documentari ricercati e inusuali, sempre introdotte dagli autori e da esperti, le mostre fotografiche e gli incontri formativi su musica e suono. La partitura musicale che non è nella realtà del film, missata ai suoni della realtà in presa diretta e ai suoni inventati ad hoc costituiscono infatti la parte sonora di un film: che è il territorio che esplora il Festival.

Il Festival Creuza de Mà- Musica per Cinema si sviluppa così su due fronti: una serie di appuntamenti autunnali nella città di Cagliari in stretto collegamento con la parte ambientata a Carloforte, nell’isola di S. Pietro.

La prima parte del Festival ambientata a Carloforte continuerà ad essere la parte votata allo spettacolo, che privilegia un rapporto stretto con l’ambiente naturale, con le suggestive location dell’isola di S. Pietro: il cinema che esce dai luoghi convenzionali per abitare spazi nuovi e insoliti; per la seconda parte ci si trasferisce a Cagliari, dove il Festival è più focalizzato sull’approfondimento, sulla formazione di alto livello sia tecnico che musicale, che sulle tematiche di interesse sociale.  

Fin dalla prima edizione nel 2007 a Carloforte questo festival si è ritagliato uno spazio inconsueto, come dicono gli addetti ai lavori, nel panorama nazionale perché per la prima volta si è approfondito un territorio misterioso come quello della musica per cinema, sia curandone la parte “spettacolo” dal vivo che la parte di approfondimento e incontro tra regista e musicista.

Tutto questo grazie anche ai grandi nomi che il Festival ha ospitato sia a Carloforte che a Cagliari. Compositori del calibro di Wim Mertens, Teho Teardo, Alexandre Balanescu, Paolo Fresu, Banda Osiris, Mauro Pagani, Rita Marcotulli con Javier Girotto e Luciano Biondini, Caterina Murino, Cristian Marcia, String Quartet, Peppe Servillo, Nicola Piovani, Antonello Salis, Gavino Murgia, Mauro Palmas, Franco D’Andrea, Michael Nyman, Daniele di Bonventura, Giuliano Taviani, Massimo Zamboni, Franco Piersanti e tanti altri hanno fatto scoprire al pubblico un lato poco esplorato della musica: quella pensata e composta per il cinema.

La musica per film è lo specchio della nostra epoca, perché il cinema è un’arte giovane che racchiude in sè tutte le arti (danza, architettura, poesia, recitazione) così la musica per il cinema, anche quella brutta, anche quella scritta male sarà lo specchio della nostra cultura e del nostro tempo.  (Miceli)

“Nutro verso di loro un’ammirazione incondizionata. Li incontri e cominci a parlare di una cosa che non esiste. Dopo un mese c’è un’orchestra e ascolti la musica che prima non c’era, il film è completo, ti commuovi, ti appassioni, sei felice”. (Louis Malle, sui compositori che scrivono per il cinema.


 

In 2022 takes place the sixteenth edition of the Creuza de Mà festival – Music for Cinema, an important milestone for an event that is unique in Sardinia and one of only a few on the national and international cinema festival scene, focusing on a particular aspect of cinema: the relationship between music and sound.

As always, the Festival is centred on music and sound for moving images, in all its forms and fields.
The Festival offers a knowledgeable and detailed examination of the particular problems and aspects of music in the field of cinema.
It examines the mystery, and uncovers secrets, dialogues and interactions between sound and image.
As is by now tradition, it does so by hosting important composers, directors, actors, sound technicians, editors and scholars, each of whom expresses in an entertaining and individual manner their relationship with music for cinema, thus exploring the unbreakable dramatic and expressive bond between music and images.
The Festival Creuza de Mà – Music for Cinema takes the form of an open workshop, animated by a tried and tested working group, which combines and blends the various forms of musical activity with those of criticism and theory.
While it is undeniable that film music is viewed from the point of view of its “specific” nature (i.e., its essence as complementary to cinematographic images), the Festival lends it a central role among the aesthetic standards of musical art.
Creuza de Mà is thus seen as a point of reference for that variegated universe inhabited by musicians, sound technicians, writers and directors dedicated to working on this particular and extremely important aspect of cinema.
At the heart of the Festival are concerts featuring music from films, where the fundamental “live” nature of the performance is a moment for reflection, and where discussions between directors and musicians can, in turn, become, performance.
Master classes, encounters between directors and musicians (soundtrack composers), explore the strategies used for the various soundtracks, how various dramaturgic and musical problems were handled and resolved in a largely boundless territory where understanding and communication takes place through constantly reinvented codes, setting in motion mysterious mechanisms based on ambiguity and the abstract (in the sense of asemanticity) nature of the music that, together with sound, is called on in film to express what is not expressed by words, images or colours, or by the costumes or sets.
The relationship between director and musician in the making of a film has always generated interest and curiosity among cinema scholars and other figures. The discussions held to explore these “particular” artistic relationships of compositional styles and methods are conducted with skill and passion by Luca Bandirali (a cinema critic and professor of Scenographic History and Technique at the University of Salento, and conductor of the cult Rai Radio 3 programme Hollywood Party), Riccardo Giagni (musician and composer, professor of History of Cinema Music at the Department of Cultural Heritage at the University of Salento) and Enzo Gentile, a music critic for the most important Italian publications.
In addition to its examination of applied music and sound, Creuza de Mà – Music for the Cinema also presents a selection of silent films from the past accompanied by live music, the screening of a dedicated selection of particular films, each introduced by the authors and by experts, photography exhibitions and workshops on music and sound. A musical score that does not form part of the film, mixed with live sound and sounds invented specifically for the moment, provide the soundtrack, the area explored by the Festival.

The Festival Creuza de Mà – Music for Cinema thus takes the form of two events; a series of Autumn appointments in the city of Cagliari in close collaboration with another part of the Festival set in Carloforte, on the island of San Pietro.
The first part of the Festival, set in Carloforte, will continue to be focused on entertainment, enjoying a close relationship with the natural surroundings and the atmospheric locations on the island of San Pietro; cinema removed from its conventional setting and allowed to inhabit new and unusual spaces. For the second part, the Festival moves to Cagliari, where it is more focused on in-depth study, technical and musical higher education, and social themes.
Ever since the first edition in 2007 in Carloforte, this Festival has, according to those from the sector, occupied an unusual position on the national scene, because for the first time ever it offers an exploration of that mysterious field of music for cinema, examining both the live “entertainment” aspect, and study and discussions involving directors and musicians.
All of this is also thanks to the important figures hosted by the Festival both in Carloforte and Cagliari. Composers of the likes of Wim Mertens, Teho Teardo, Alexandre Balanescu, Paolo Fresu, Banda Osiris, Mauro Pagani, Rita Marcotulli with Javier Girotto and Luciano Biondini, Caterina Murino, Cristian Marcia, String Quartet, Peppe Servillo, Nicola Piovani, Antonello Salis, Gavino Murgia, Mauro Palmas, Franco D’Andrea, Michael Nyman, Daniele di Bonventura, Giuliano Taviani, Massimo Zamboni, Franco Piersanti and many others have led audiences on an exploration of the little-studied aspect of music created and composed for the cinema.

Music for film is a reflection of our era, because cinema is a new art that brings together all arts (dance, architecture, poetry, acting), and thus music for the cinema, even if it is bad, even if it is badly written, will serve as a reflection of our culture and our era. (Miceli)

“I have an unconditional admiration for them. You meet them, and you begin to talk about something that does not exist. A month later, there is an orchestra, and you listen to music that did not exist before, the film is complete, you are moved, impassioned, happy”. (Louis Malle, on composers who write for the cinema).