Ospiti 2020 – Cagliari

Francesco Cabras
È un regista, fotografo, scrittore, produttore. Fonda la casa di produzione audiovisiva Ganga nel 1999 con Alberto Molinari e Francesco Struffi spostandosi spesso tra Italia e Asia. Dirige videoclip per Vasco Brondi, Orchestra di Piazza Vittorio, Caparezza, Max Gazzè, Sergio Cammariere, Nada, Giorgia e molti altri. Realizza documentari premiati in festival internazionali. Lavora da sempre anche nel terzo settore collaborando con Greenpeace, Terre Des Hommes, Ifad, Amref, Un Ponte Per, Pianoterra e Medreact realizzando documentari e campagne fotografiche. È autore di testi di canzoni cui il triplo disco di platino ‘Tre Parole’, nonché il cantante della band North Sentinel. Come fotografo le sue opere vengono esposte in mostre e fiere internazionali. Sue personali sono state allestite al Maxxi di Roma (60 anni di Amref) e a Castel dell’Ovo a Napoli (Urban Icons). Durante il lockdown ha ideato e curato ‘SPQL’ un progetto di poesia visuale su sonetti inediti di Marco Lodoli con, tra gli altri, Ascanio Celestini, Carl Brave, Ardecore, Enrico Montesano e Sabrina Impacciatore.


 

Emanuele Contis
Musicista, Compositore e Sound Designer. Master in Composizione di Musica per il Cinema, TV e Videogames al Berklee College of Music. CEO e co-founder di INDÒRU – Boutique del Suono, società che si occupa della creazione di suoni e musica “su misura” per le immagini. Ha scritto musica originale per film, serie tv, documentari, cortometraggi, pubblicità e installazioni sonore. Ha firmato le musiche per importanti programmi televisivi come “Nuovi Eroi” (sigla e colonna sonora), “Quante Storie” (sigla e colonna sonora), “Presa Diretta” (colonna sonora), e altri, in onda sulla rete nazionale (RAI 3). Laureato in Ingegneria Civile all’Università degli Studi di Cagliari, è da sempre interessato al rapporto tra suono, forma e spazio.


 

Gianmarco Diana
cagliaritano, classe 1973, laureato in Giurisprudenza. Musicista, autore e compositore con Siki (ex Sikitikis), Dancefloor Stompers e altri progetti legati alla musica da colonna sonora e alle sonorizzazioni live di pellicole cinematografiche. Ideatore e conduttore del format web-radio “CinematiCA – Suoni da e per il Cinema” (www.facebook.com/cinematiCAradio); collabora con il portale “Colonne Sonore” (www.colonnesonore.net), e con i Festival “Creuza de Mà – Musica per Cinema” (www.musicapercinema.it), “Cinema delle Terre del Mare” (Cineteca Sarda Umanitaria, Alghero), “Marina Cafe Noir” (Cagliari), “Skepto Short Film Festival” (Cagliari), etc etc; ha scritto per “L’Unione Sarda” e per diverse pubblicazioni nell’ambito della saggistica musicale, oltre che le note di copertina di alcune recenti ristampe di colonne sonore. Music Selecter poliedrico, ha prestato la propria partecipazione a diversi progetti musicali e culturali nell’ambito delle principali manifestazioni del settore, attraverso concerti, DJ set, interventi critici, articoli giornalistici, reading e gestione/conduzione di eventi.


 

Antonio Ferraro


 

Antioco Floris
è professore ordinario di cinema all’Università di Cagliari dove coordina il corso di laurea magistrale in Scienze della produzione multimediale. È direttore del CELCAM e condirettore della rivista «L’avventura. International Journal of Italian Film and Media Landscapes» pubblicata da Il Mulino. L’attività di ricerca recente è incentrata prevalentemente sulla produzione legata alla Sardegna e alle problematiche dell’identità nel cinema locale, sull’educazione all’immagine e la formazione al cinema e agli audiovisivi, sul cinema nel Terzo Reich e l’opera di Leni Riefenstahl.


 

Luigi Frassetto
è un compositore, musicista e ingegnere del suono. Nato a Sassari nel 1980, ha conseguito il titolo di Bachelor of Recording Arts presso il SAE Institute di Londra, affiliato alla Middlesex University. Attualmente studia composizione presso il Conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari. Da sempre innamorato delle possibilità date dall’unione fra musica e immagini, Frassetto ha al suo attivo la composizione della colonna sonora di due lungometraggi (“Luci a Mare” di Stefania Muresu (2014) e “Ananda” di Stefano Deffenu, di prossima uscita), oltre che numerosissimi cortometraggi. Dopo una lunga esperienza musicale nell’underground italiano e britannico, Frassetto realizza nel 2013 il debutto discografico a suo nome: “The R.J. Sessions”, EP prodotto da Rob Jones (The Gene Dudley Group), un lavoro dalle atmosfere fortemente visuali che valorizzano le doti autoriali dell’artista nel campo della musica per film. Nel Gennaio 2019 vede la luce il primo long-playing di Luigi Frassetto, “33 1⁄3”, album vincitore del Premio Discografico Mario Cervo 2020: una raccolta su vinile del meglio della produzione del musicista tra il 2013 e 2017, che abbraccia una grande varietà di stili, dal lounge all’esotismo, spingendosi fino alle sperimentazioni dell’avanguardia.


 

Gianfranco Giagni
È stato aiuto regista di Mauro Bolognini al cinema e di Alberto Negrin per la televisione. Ha realizzato per la RAI, tra il 1981 e il 1986, i primi videoclip per cantanti italiani (Vasco Rossi, Fabio Concato, Loredana Bertè, Matia Bazar, Ron) e stranieri (Miguel Bosé, Madness), per i programmi di Rai 1 Mister Fantasy e Immagina. Successivamente ha diretto serie televisive come Valentina (1989, di cui è stato anche sceneggiatore): con Demetra Hampton, Kim Rossi Stuart, Antonello Fassari e Sabrina Ferilli; e Donna (1996) con Ottavia Piccolo, Edwige Fenech e Daniele Liotti. Con Luca Ronconi ha curato la regia televisiva dell’Orfeo (1998) di Claudio Monteverdi, per la regia teatrale di Luca Ronconi. Ha diretto i lungometraggi Il nido del ragno (1989) con Stéphane Audran, Paola Rinaldi, Roland Wybenga e Nella terra di nessuno (2001, di cui è stato anche sceneggiatore) con Ben Gazzara e Maya Sansa. Ha ideato e diretto molti documentari sul cinema. Ha inoltre scritto e diretto film documentari su Marsiglia (Faits Divers, 1991); sui Mercati Generali di Roma (Un mondo a parte, 2002); sulla comunità cinese (Un cinese a Roma, 2005). Ha scritto il soggetto e la sceneggiatura del lungometraggio Questa notte è ancora nostra (2008), prodotto da Fulvio Lucisano, per la regia di Miniero e Genovese. Molti dei suoi lavori sono stati presentati in numerosi Festival di cinema italiani e internazionali come Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e il Festival di Roma, Locarno e Rio de Janeiro, Monaco e Budapest, Annecy e Bilbao, Taormina e Saint-Vincent, Spoleto e Bellaria, Noir in Festival; oltre che in rassegne sul cinema italiano a Parigi, Londra, Los Angeles, Pechino, Canton.


 

Riccardo Giagni
Dal 1976 collabora con la Rai – sia in radio che per la televisione – in veste di autore, regista, consulente musicale e conduttore di programmi culturali. Ha lavorato a lungo nel settore della discografia nazionale in qualità di produttore, arrangiatore e autore. Ha curato festival e convegni internazionali legati alla musica e alle arti della visione, e collabora con musei e istituzioni nazionali e internazionali. Collabora inoltre con diverse case editrici e testate giornalistiche. Dal 1998 al 2011 ha insegnato Storia della musica per il cinema presso la Facoltà di Beni Culturali dell’Università del Salento e dal 2002 anche al Dams attivato presso la medesima Università. Dal 2011 al 2013 è stato Professeur invité presso l’Université de Paris 8 (Vincennes / Saint-Denis). Tiene regolarmente corsi, seminari, master classes e stages presso università, conservatori e scuole d’eccellenza e di Alta Formazione in Italia e all’estero. Dal 2007 anima e conduce, assieme a Luca Bandirali, gli incontri su cinema e musica del Festival “Creuza de Mà” di Carloforte. Ha lavorato con numerosi registi, da Luciano Odorisio a Mimmo Calopresti, da Carlo Lizzani a Massimo Costa, da Egidio Eronico ai fratelli Taviani, da Brad Mirman a Sabina Guzzanti. Con la stessa Guzzanti ha collaborato per il programma televisivo R(a)iot (2003) e per gli spettacoli teatrali Reperto R(a)iot (2004) e Vilipendio (2008/2009), firmando in entrambi i casi le musiche originali. Ha curato le colonne sonore di diversi progetti cinematografici e televisivi di Marco Bellocchio: Sogni infranti, La religione della Storia, L’ora di religione (Premio Internazionale Ennio Flaiano nel 2002), Buongiorno, notte (in concorso a Venezia, 2003), Il regista di matrimoni (Premio Speciale A.I.T.S. per l’anno 2005-2006). Sue le musiche del fortunato film/documentario di Sabina Guzzanti Viva Zapatero! (2005, Evento Speciale alla Mostra del Cinema di Venezia, poi in concorso al Sundance Film Festival e altri), nonché dei successivi Le ragioni dell’aragosta (Giornate degli Autori, Mostra del Cinema di Venezia 2007) e Draquila – L’Italia che trema (Selezione Ufficiale, Festival di Cannes, 2010) composte in collaborazione con Maurizio Rizzuto. Ha composto le musiche del film La fabbrica dei tedeschi di Mimmo Calopresti e nel 2009 quelle del docufilm d’esordio di Simone Amendola. Dalla fondazione (2018-19) è membro del Direttivo dell’Associazione Compositori di Musica per Film (ACMF).


 

Ignazio Macchiarella
professore Ordinario di Etnomusicologia presso l’Università di Cagliari. Tra l’altro è vice-presidente dello Study Group on Multipart Music dell’International Council for Traditional Music (Ictm/Unesco). Si occupa soprattutto dello studio del far musica negli scenari della vita sociale contemporanea.


 

 

Pietro Mereu
nato a Lanusei nel 1972, si è diplomato in sceneggiatura presso la Scuola Civica di Cinema Tv e Nuovi Media di Milano. Lavora come assistente di produzione ed autore presso La7, Magnolia, All Music, Mediaset per diversi anni. La sua esperienza inizia con Piero Chiambretti a Markette, ed è stato autore di Sylvie Lubamba. Nel 2010 ha ideato e scritto il film documentario ‘Disoccupato in affitto’ di cui è protagonista, vincendo vari premi nazionali, che nel 2012 fu distribuito nelle sale da “Distribuzione Indipendente”. Dal 2012 al 2015 ha alternato il lavoro di autore televisivo a quello di regista indipendente lavorando ad alcuni progetti come il reportage trasmesso da Mediaset:‘la Grecia è qui, lettera dalla Sardegna’, e altri progetti indipendenti per cause sociali come ‘Etic art’ (lavoro su una comunità che si occupa di bambini affetti da autismo), e ancora ‘Noi non molliamo-facce e storie dell’alluvione’, che racconta dell’alluvione che colpì la città di Olbia nel 2013. Nel 2015 una serie di documentari da lui ideata ‘Senza regole’ , sul calcio storico fiorentino, va in onda sulla Rai. Sempre nel 2015 gira “il Club dei Centenari”, sulla longevità degli abitanti della Sardegna, vincendo nel 2017 il premio Aamod al ‘Babel Festival’ di Cagliari e nel 2018 il Premio del pubblico a ‘Sguardi altrove film festival’ di Milano. Un altro suo docufilm dal titolo ‘Il Clan dei Ricciai’ ha vinto il premio Ucca al Biografilm 2018, ed il premio super docal Not film fest, dopo aver girato per due anni in cinema e festival in tutto il mondo è disponibile su Sky arte.


 

Matteo Muntoni
Bassista, compositore e sound artist con una lunga esperienza alle spalle, Matteo parte dallo studio del pianoforte classico e dalla formazione autodidatta al basso elettrico e alla chitarra per proseguire con numerosi seminari a Roma e Nuoro, guidato da figure di spicco quali Massimo Moriconi, Ellade Bandini, Maxx Furian, Dom Famularo, Attilio Zanchi e Paolo Fresu. A una laurea in basso e contrabbasso jazz nel 2009 seguono varie esperienze: dai Laboratori di Alto Perfezionamento a Siena con Stefano Battaglia al Corso Triennale della Scuola di Musicoterapia di Torino, tema questo che approfondisce e che segue a partire dal 2011. Attualmente sta completando il Biennio di Musica Elettronica presso il Conservatorio di Cagliari, insegna musica in scuole pubbliche e private ed è direttore didattico della scuola di Musica Alterazioni a Sanluri. Attivo come artista visivo e sonoro, ha realizzato anche un documentario dedicato al culto dell’acqua in Sardegna (“Sacred Water”) che ha partecipato a diversi Festival e ha collaborato all’installazione “Lupo di Terra” per il festival “Tutte Storie” 2019, dedicato alla letteratura per i bambini. Ad una discografia ricca di pubblicazioni a proprio nome e con vari progetti (tra gli altri, Janas, Piccolo Ensemble Elettroacustico, Samurau), stanno per aggiungersi due nuovi tasselli : “Juanas Ag Mur”, modern jazz con ensemble vocale, e l’album contemporary rock “Radio Luxembourg”, uscito ufficialmente il 9 febbraio 2019 per Ticonzero.


 

Gaetano Musso
Nato a Catanzaro nel 1983. Fonico di missaggio freelance cinema e tv. Da sempre appassionato di suoni e musica,all’età di 14 anni inizia la sua esperienza formativa in una emittente radiofonica di provincia. All’età di 21 anni, conseguita la laurea in D.AM.S. Multimediale presso l’Università degli studi della Calabria, si trasferisce a Roma per frequentare il “Centro Sperimentale di Cinematografia” scuola di eccellenza che gli aprirà le porte al cinema e darà avvio al suo futuro lavorativo. Ad oggi ha realizzato più di 100 titoli tra Film, documentari, corti, serie televisive, e progetti sperimentali. Tra gli ultimi film ricordiamo Wax di Lorenzo Corvino, Poli Opposti di Max Croci, Gli uomini di questa città io non li conosco di Maresco, La scelta di Michele Placido, Easy di Andrea Magnani, Beauty di Nicola Abbatangelo, Il flauto magico di Gianfranco Cabiddu e Mario Tronco, Fellinopolis di Silvia Giulietti, Io sono Matteo di Loris di Pasquale.


 

Michele Palmas
Tecnico del suono e fonico di sala dal 1988. Sound Engineer e produttore in studio con oltre 150 produzioni discografiche ufficiali; una Targa Tenco e numerose nomination; diversi premi tra i quali spiccano i due Premio” Città di Loano ” per la miglior produzione nazionale di world music e i quattro premi dell’Archivio Mario Cervo dedicati alle migliori produzioni “Made in Sardinia” Titolare dello studio di registrazione “S’ardmusic” di Cagliari e produttore artistico dell’omonima etichetta discografica. Direttore tecnico di Jazz in Sardegna e Sardegna Concerti. Cofondatore e direttore generale dell’European Jazz Expo e dello storico Jazz Club Jazzino di Cagliari. Direttore Tecnico Jazz in Sardegna, primo storico festival jazz in Sardegna, nato nel 1980. Dal 1986 – Miles Davis, Dizzie Gillespie, Gil Evans, George Benson, James Brown, BB King, Al Jarreau, Joe Zawinul, Marcus Miller, Ron Carter, Bill Frisell, Art Blakey, Max Roach, Herbie Hancock, Chick Corea, Paco De Lucia ecc. Direttore Tecnico presso associazione “Sardegna Concerti e Produzioni” organizzatrice di concerti di grosso richiamo: Sting, Peter Gabriel, Jovanotti, Fabrizio De Andrè, James Taylor, Pino Daniele, Renato Zero, Deep Purple, Zucchero, Ligabue, Vasco Rossi, Bob Dylan, Claudio Baglioni, ecc…


 

Joe Perrino
L’artista sardo nato a Cagliari muove i primi passi nella musica all’età di 14 anni nei panni di batterista per poi lasciare lo strumento e passare al canto: “non potevo stare vincolato ad una batteria avevo bisogno di muovermi, di fare casino, urlare, performare”. Debutta con gli SS20. Nel 1984 deciderà di lasciare la band per divergenze politiche, formando i Joe Perrino & The Mellowtones spostandosi su sonorità più morbide e accattivanti, orientate su una forma beat-garage. Cambieranno etichetta discografica. Supporteranno i Litfiba nei tour 17 re e LITFIBA3 dove, confermando la sua attitudine da animale da palcoscenico, Joe comincia a diventare un punto di riferimento per il rock italiano. Dopo qualche dissapore, Joe decide di lasciare la band e trasferirsi in Inghilterra. Dopo un periodo a Londra, torna in Italia. Sul vero e proprio finire degli anni novanta inizia un altro progetto Canzoni di malavita dove recupera vecchi brani della malavita, canzoni disperate talvolta ironiche, aspirando a rendere i brani contagiosi e virali così come la canzone All’uscita della galera che, accompagnata da un video buca schermo, renderà ancor più popolare l’artista. Dando inizio così ad uno stretto legame con le istituzioni carcerarie e Joe diventa un po’ simbolo e portavoce dei carcerati – almeno questa è l’intenzione. Alcuni brani saranno poi inseriti nella colonna sonora del film-documentario “Il clan dei ricciai” dove Joe vestirà i panni dell’attore in funzione di traghettatore nel mondo della malavita nei racconti dei ricciai legati al carcere. Questo film documentario non è per lui il primo approccio col cinema infatti lo vedremo in altri corti e film come Fille e Preri – Kirye Eleison, Preda, Tutto torna, L’albino, L’uomo della provvidenza, Angeli.


 

Simone Pittau
Sanlurese, nato a Cagliari il 28 marzo 1970. Ha studiato Composizione, Pianoforte e Percussioni al Conservatorio di musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, dove nel 1993 si è diplomato in Violino sotto la guida del maestro Alessandro Moccia. Si è specializzato con i violinisti Alexander Barantschik, Felice Cusano, Alessandro Moccia, David Takeno, Mircea Tifu, Eugenia Chugayeva e con i direttori d’orchestra Sir Colin Davis e Jesús López-Cobos. Nel 1995 ha frequentato il “Post Graduate Course” di Violino e Direzione d’Orchestra alla “Guildhall School of Music and Drama ” di Londra, rispettivamente con la violinista Krysia Osostowicz e con il maestro Alan Hazeldine. Ha debuttato come direttore d’orchestra con la London Symphony Orchestra nel 2001 su invito del grande Maestro Sir Colin Davis. Dal 2003 ha collaborato assiduamente come violinista con il Premio Oscar Ennio Morricone. Si alterna tra l’attività di Direttore d’Orchestra, Violinista e Compositore.


 

Marti Jane Robertson
“Prima che fonica, mi considero musicista. Ho sempre un approccio musicale al lavoro, che sia la ripresa dei suoni, il missaggio, il mastering o il mix live di un concerto. La tecnologia serve solo per realizzare quello che ho in mente, e quella cosa che ho in mente non è altro che la mia interpretazione di ciò che ha in mente l’artista.” Nata vicino a Seattle, a 18 anni Marti lascia l’università e gli studi di medicina per inizia la sua carriera come fonico apprendista nella post-produzione radiofonica. Dopo un anno, si trasferisce a New York City per lavorare nei grandi studi newyorkesi, registrando musiche per jingles e dischi con musicisti come Marcus Miller, David Sanborn, Don Grolnick, Steve Gadd e tanti altri. Dopo 8 anni nella Grande Mela, approfitta di un’occasione per farsi un’esperienza europea e nel 1986 si trasferisce a Milano. Registrerà dischi e seguirà concerti per artisti come Elio e le Storie Tese, Mina, Vasco Rossi, Claudio Baglioni, Ivano Fossati, Eros Ramazzotti, Andrea Parodi ed altri, lavorando principalmente tra il mondo della musica pop e quello del jazz, la musica acustica ed etnica. Nel 2003, inizia a fare la sponda tra Milano e Cagliari e si crea una regia mobile per fare mix e mastering in casa e on-location, mentre continua a viaggiare per l’Italia prestandosi come fonico nelle varie sale d’incisione e sale concerti. Nel 2017, sotto la direzione del progettista acustico Dario Paini e insieme a Michele giuseppe Rovelli, apre una sala di ripresa a Cagliari, il janeStudio, con residente il suo sogno, un pianoforte grancoda Yamaha CF Concert. Tiene seminari didattici in giro per l’Italia e insegna la fonia al Conservatorio GF Ghedini di Cuneo e alla Saint Louis Music College di Roma.


 

Andrea Schirru
Nato nel 1989, intraprende lo studio del pianoforte all’età di 11 anni nell’ambito delle Scuole Medie a Indirizzo Musicale di San Sperate dando il via a un lungo percorso che lo porterà nel 2015 a diplomarsi in Pianoforte Classico al Conservatorio di Cagliari sotto la guida di Angela Tangianu; attualmente frequenta nello stesso Conservatorio il Biennio di Pianoforte Jazz seguito da Alessandro Di Liberto. Attratto da sempre dalla black music e dal pop/rock, parallelamente agli studi ha sempre affiancato un’intensa attività dal vivo e in studio di registrazione come pianista e tastierista in diverse band esplorando i generi musicali più disparati. Fra i progetti più attivi si possono citare “Elena & Andrea Schirru Duo” (Classica, Jazz), “Angelica Perra & Andrea Schirru Duo” (Classica, Jazz, Pop), “Chinasky Trio” (Jazz-Funk), “The Dancefloor Stompers” (Soul, Funk, Cinematic), “The Longuettes” (Swing, Boogie-Woogie, 40-50’s Pop) e “La città di Notte” (Ambient jazz, Blues). Ha maturato esperienze lavorative in Istituti Privati, Paritari e Pubblici (Scuole Medie a Indirizzo Musicale, Licei Musicali, Scuole Civiche) come docente di Pianoforte Classico, Pianoforte Moderno, Teoria e Solfeggio e Storia della Musica; ha inoltre conseguito nel 2018 un Master di I Livello in Metodologie didattiche, psicologiche, antropologiche e teoria e metodi di progettazione. Si trova a suo agio sia negli ambienti accademici che in quelli più informali preferendo soffermarsi più sul contenuto che sull’etichetta, cercando di esaltare, nei progetti musicali di cui cura la parziale o totale direzione artistica, gli aspetti più autentici della musica nell’ottica di una comunicativa il più possibile estroversa.


 

Antonio Trudu
musicologo, dal 1972 al 2015 ha insegnato a vario titolo all’Università di Cagliari. Si occupa di lessicologia musicale, di musica contemporanea e dei rapporti tra musica e cinema. Fra le sue pubblicazioni più recenti, Luigi Nono. Carteggi concernenti politica, cultura e Partito Comunista Italiano, Olschki, Firenze 2008; I Ferienkurse di Darmstadt e la musicologia italiana, in Dauerkrise in Darmstadt?, Schott, Mainz 2012, La musica di Giacinto Scelsi a Cagliari, in «Quaderni dell’Archivio Scelsi», n. 1, 2013; Eseguire Porrino. L’integralismo antimodernista della programmazione musicale cagliaritana, in La Sardegna contemporanea. Idee, luoghi, processi culturali, a cura di L. Marrocu, F. Bachis, V. Deplano, Donzelli, Roma 2015; Franco Oppo. Il musicista organico e altri scritti, ilmiolibro.it, s. l. 2015; Franco Oppo, voce per l’enciclopedia on line Dizionario Biografico degli Italiani/Italiani della Repubblica (2018).


 

Programma 2020 – Cagliari

SECONDA PARTE

Sabato 5 Dicembre 

Cinecampus Musica per cinema

Ore 10,30 in diretta sulla pagina facebook Festival Creuza de mà – Musica per cinema 

Incontro con Mario Piredda regista e Marco Biscarini musicista, sul lavoro della registrazione musicale, regista e musicisti, montatori e suono. Conduce Riccardo Giagni.

(per allievi CAMPUS Musica e Suono per Cinema, aperto a studenti sardi UniCa Corso di laurea in Produzione Multimediale)

 

Proiezioni

Musica per cinema

Disponibili per la visione dalle 14,30 alle 23,30

(previa prenotazione al seguente indirizzo email: creuzademafestival@gmail.com)

 

Calaritana Uno sguardo d’amore

4 Cortometraggi di Gianfranco Cabiddu dedicati a Cagliari

Proiezioni

Doc

  • CARTOLINA (ITA 1984 – 10’) corto su testo dello scrittore cagliaritano pluripremiato ​Bruno Tognolini​, opera prima per ambedue gli autori cagliaritani.
  • CAGLIARI corto su testo dello scrittore cagliaritano ​Bruno Tognolini
  • PASSAPAROLA omaggio a Cagliari attraverso la lettura di un classico in giro per la città.
  • GHETTENDI PINGIARAS (ITA 2016 – 33’) racconta e rievoca, per bocca di una verace testimone stampacina, i giorni dei bombardamenti di Cagliari del ’43.

 

Focus Sardegna/mondo

Disponibile per la visione dalle 19,00 alle 21,30

(previa prenotazione al seguente indirizzo email: creuzademafestival@gmail.com)

  • L’AGNELLO (ITA 2020 – 100’) di Mario Piredda, con musica di Marco Biscarini

 

 

Domenica 6 Dicembre

Cinecampus Musica per cinema

Ore 10,30  in diretta sulla pagina facebook Festival Creuza de mà – Musica per cinema

“Sonorizzare i film d’Archivio” con ​i musicisti Paolo Fresu​ e Mauro Palmas per Sonos ‘e memoria e Daniele Furlati​, per L’Immagine ritrovata progetto di restauro e sonorizzazione dei film muti della ​Cineteca di Bologna, in dialogo con i registi Cecilia Pagliarani e Gianfranco Cabiddu. Conduce Riccardo Giagni.

(per allievi CAMPUS Musica e Suono per Cinema, aperto a studenti sardi UniCa Corso di laurea in Produzione Multimediale, e aperto al pubblico)

 

Proiezioni

Musica per cinema

Disponibili per la visione dalle 14,30 alle 23,30

(previa prenotazione al seguente indirizzo email: creuzademafestival@gmail.com

  • PASSAGGI DI TEMPO (ITA 2005 – 100’) di Gianfranco Cabiddu, un documentario sul progetto “Sonos e memoria” che racconta l’avventura artistica e umana di Paolo Fresu, Elena Ledda e molti altri musicisti sardi (e non). Ma, da questo punto di partenza, monta e sale, fino a diventare un film sull’incontro tra uomini diversi per uno scopo comune, e infine nella seconda parte anche un ritratto della Sardegna e delle sue tradizioni che tra vecchio e nuovo, filmati d’archivio e recenti mischiati insieme, vengono mostrate come elementi di una cultura affascinante e immutabile.

 

  • SONOS ‘E MEMORIA (ITA 1995 – 30’) cinema muto sonorizzato: il cine-concerto di Gianfranco Cabiddu, musicato dal “meglio” dei musicisti sardi diretti da ​Paolo Fresu​, con ​Elena Ledda​, Mauro Palmas​, ​Luigi Lai, ​Antonello Salis​, Furio di Castri, Federico Sanesi, Carlo Cabiddu, ​Coro su Cuncordu e su Rosariu di Santulussurgiu​.



PRIMA PARTE

Venerdì 30 ottobre 

Ore 10,30

CAMPUS Musica e suono per cinema

Il suono e la musica nei Documentari e nei video musicali

Incontro con Francesco Cabras e Gianfranco Giagni, sul rapporto regia, montaggio e musica per documentari e video musicali.  Conduce Riccardo Giagni


 

tutto il giorno

Focus Sardegna/mondo

Il cinema e la musica di Francesco Cabras

 

Proiezione dei documentari

*Una Grande Fortuna 2002/75’

Per la regia di Francesco Cabras e Alberto Molinari. Montaggio di Francesco Struffi e Alberto Molinari. Musiche di Alberto Molinari, Alessandro Molinari e Matthew Marston.

Tra documentario, musical e fiction, girato in Piemonte; la musica è cruciale.

Matt, un trentenne americano, viene chiamato in Italia per la lettura del testamento di uno zio che viveva a Torino. Il lascito consiste in una ‘grande fortuna’ che lui però potrà riscuotere solo dopo aver compiuto un viaggio nei luoghi cari al defunto parente. Per Matt inizia così la sua personale scoperta del Piemonte e la conoscenza di luoghi e di persone utili anche alla comprensione delle sue radici.

Alla presenza del regista Francesco Cabras.

&

*The Akram Tree 2011/81’

Per la regia di Francesco Cabras e Alberto Molinari. Musiche di Bassam Abd Alsattar, Manjunath Chandramouli, Faheem Mazar, Sanju Sahai, Ahmad Shamma, Yoshie Sunahata.

Il documentario “The Akram Tree” (L’Albero di Akram) è un viaggio nel mondo personale e professionale del ballerino e coreografo anglo-bangladese Akram Khan. “La mia intelligenza è nel mio corpo” dice lo stesso Akram, un corpo fatto di osservazioni acute della realtà, di leggende, e di lavoro incessante qui rappresentato da ‘Gnosis’, una pièce realizzata insieme ad altri sette artisti scovati appositamente in differenti parti del mondo. Tradizioni e sperimentazioni da India, Giappone, Pakistan, Inghilterra, Egitto, Iraq e Bangladesh si adoperano per creare un’opera tesa tra danza classica kathak e danza contemporanea. Il documentario ritrae la storia di questa peculiare avventura umana e artistica trascendendo spesso la narrazione a vantaggio di uno sguardo visionario influenzato dal luogo in cui è stato girato: la città avveniristica e contraddittoria di Abu Dhabi con i suoi dintorni desertici e metafisici. La musica ha un ruolo cruciale.

Alla presenza del regista Francesco Cabras.

(*) co-regia di Alberto Molinari


 

Ore 21,00

Proiezione del documentario

Sogni, sesso e cuori infranti (Piccola posta parla) 2018/55’

Per la regia di Gianfranco Giagni. Montaggio di David Paparozzi. Musiche di Riccardo Giagni.

“All’inizio degli anni ’50 la Contessa Clara era la firma più popolare d’Italia insieme a quella di Giovanni Guareschi.” E fino agli anni ’60 le varie rubriche di posta del cuore si moltiplicano sui periodici femminili diventando, insieme ai fotoromanzi e alla letteratura rosa, uno specchio della società reale. “Milioni di italiane hanno l’apparenza tranquilla, serena, ma in realtà sono piene di dubbi e di paure, ossessionate dai problemi del sesso, ricche di slanci ma inibite dai pregiudizi, generalmente insoddisfatte della propria vita ma incapaci di fare il minimo tentativo per cambiarla”. Ed è così che le rubriche di lettere di Amica, Annabella, Harper’s Bazaar si popolano di ragazze madri, di mogli e madri sull’orlo di crisi di nervi, di riconciliazioni drammatiche e appassionate, ma anche di tentativi per non sfigurare al tempo del benessere. In questo quadro la Contessa Clara insieme a Donna Letizia e a Brunella Gasperini , sono, attraverso le risposte che danno a quelle lettere nelle loro celebri rubriche, le impareggiabili registe di bon ton e consigliere sentimentali. Non solo fotografano una faccia della realtà, ma “danno la linea”. Sogni, sesso e cuori infranti racconta tutto questo.

Alla presenza del regista Gianfranco Giagni e del compositore Riccardo Giagni.




Sabato 31 ottobre 

Ore 10,30

CAMPUS Musica e suono per cinema

Incontro con Marti Jane Robertson , Michele Palmas, Antonio Ferraro e Gaetano Musso sul lavoro della registrazione musicale, montatori e suono, mix musica e mix cinema.

Conduce Riccardo Giagni


 

tutto il giorno

 

Ore 17,30

Il cinema musicale di Francesco Cabras

VideoClip Musicali

Orchestra di Piazza Vittorio – Va’ Pensiero 3:29

Orchestra Almar’a’ – Rim Almar’a’ 3:44

Vasco Brondi – A forma di fulmine 3:59

North Sentinel – Lament of Lucky Bone 4:10

Hiperico Ci Libereremo 2:32

*Max Gazze’ Il timido ubriaco 3:51

*Sergio Cammariere – Mano Nella Mano 4:16

*Caparezza – La Fitta Sassaiola Dell’ingiuria 5:31

Hiperico – Stare Senza 2:45

Nada – dove sono i tuoi occhi 3:53

Montone – Drink Tropicale 3:34

 

a seguire 

 

Proiezione dei documentari

*Piccole Aragoste Crescono 2014/33’

Per la regia di Francesco Cabras e Alberto Molinari. Montaggio di Francesco Struffi. Musiche di Alessandro Molinari e Sante Rutigliano.

Documentario girato in Sardegna dallo spiccato tema ambientale. Questa è la storia di un piccolo miracolo ambientale avvenuto nel mare della Sardegna. Protagonista Gianni Usai, il quale, insieme ai piccoli pescatori di Su Pallosu, ha messo in piedi una cooperativa dedicata principalmente alla pesca delle aragoste. La scommessa è impegnativa: provare a vivere del mare, senza ucciderlo. Così, negli anni ’90 insieme al Professor Angelo Cau, avvia con l’Università di Cagliari il primo progetto di ripopolamento sostenibile dell’aragosta rossa nel Mediterraneo. Un’inedita sinergia tra scienza e territorio, tra teoria e pratica, che produce risultati sorprendenti: 550% di incremento della biomassa delle aragoste a Su Pallosu. Il progetto allora si espande e nascono nuove zone di ripopolamento in altre 13 aree della Sardegna. “Alla fine degli anni Novanta – racconta Gianni Usai – ci siamo resi conto che eravamo vicini all’estinzione delle aragoste, soprattutto a causa della pesca a strascico e anche perché molti pescatori non rispettavano le taglie minime delle aragoste. Così, abbiamo avviato questo esperimento di ripopolamento, grazie al sostegno del ministero e all’aiuto dell’Università di Cagliari. Ora, i nostri pescatori stanno finalmente capendo che da predatori si può diventare agricoltori del mare”. Questo documentario, attraverso un linguaggio visuale non istituzionale né accademico, vuole raccontare che se la pesca viene affidata a chi sa prendersi cura del mare, può realmente essere sostenibile e offrire un futuro anche occupazionale.

Alla presenza del regista Francesco Cabras.

&

*Anche i Pesci Piangono 2019/33’

Per la regia di Francesco Cabras e Alberto Molinari. Montaggio di Francesco Cabras. Musiche di Muci Dario e Andrioli Rachele

Il documentario narra attraverso le voci di pescatori, esperti ambientali, artisti e biologi la storia dell’Adriatico pugliese, un mare che ha sempre custodito un patrimonio di ricchezza e biodiversità unico ma che oggi si ritrova malato soprattutto a causa dell’eccessivo impatto esercitato da metodi di pesca aggressivi. Il film è un ritratto avvincente ed evolutivo sul come sia possibile ancora tutelare gli ambienti marini e le risorse umane ed economiche dipendenti da esso. I racconti sono scanditi da una sorta di coro greco affidato a due tra le voci più belle del Mediterraneo, Dario Muci e Rachele Andrioli, che interpretano dal vivo brani legati poeticamente al mare.

Alla presenza del regista Francesco Cabras.

(*) co-regia con Alberto Molinari


 

Ore 21,00

Proiezione del documentario

Il Clan dei Ricciai 2016/67’

Per la regia di Pietro Mereu. Montaggio di Giacomo De Biase e Andrea Lotta. Musiche di Joe Perrino.

Il racconto amaro e realistico di vite distrutte dalla delinquenza che il mare ripulisce. A Cagliari, alcuni ex-detenuti affrontando la vita fuori dal carcere lavorando come pescatori di ricci di mare grazie all’aiuto di Gesuino Banchero, ritenuto il boss di questa attività, disposto a dar loro una seconda possibilità per integrarsi nuovamente nella società. I protagonisti raccontano dettagliatamente le difficoltà dentro e fuori dal carcere, assieme a quella del duro lavoro in mare e del loro rapporto coi valori della strada, descritti anche attraverso le canzoni tradizionali della malavita sarda. “Il clan dei ricciai – spiega il regista – racconta storie crude ma ricche di forza e umanità. È una testimonianza preziosa di un mondo che sta scomparendo, e che ho avuto la fortuna di poter raccontare“.

Alla presenza del regista Pietro Mereu e del compositore Joe Perrino.




 

Domenica 1 novembre 

 

CAMPUS Musica e suono per cinema

Ore 10,30
Ennio Morricone, tra rigore ed ironia, tormento ed estasi. 

La musica leggera, la musica applicata e quella assoluta. 

L’ultima diligenza per il Cinema Paradiso…”

a cura di Gianmarco Diana


 

Giornata dedicata al Maestro ENNIO MORRICONE (1928/2020)

 

SALOTTO MORRICONE: Tavola rotonda sui mille aspetti di una carriera musicale infinita, diviso per capitoli (esordi da strumentista, arrangiatore, RCA, il cinema, i generi, la musica assoluta, il rock, la sperimentazione ) con ascolti guidati.

Conduzione e selezione ascolti di Gianmarco Diana.

Ospiti: Prof Antonio Trudu, Antioco Floris, Ignazio Macchiarella (Università di Cagliari in ricordo della Laurea Honoris Causa dell’Università di Cagliari al Maestro), Gianfranco Cabiddu (Festival Creuza de Mà-Musica per cinema), Simone Pittau (musicista Ennio Morricone), Luigi Frassetto (Musicista), Andrea Schirru (Musicista e Compositore), Emanuele Contis (Musicista e Compositore), Matteo Muntoni (Musicista e Compositore)

 

tutto il giorno

 

Ore 17,30

SERATA MORRICONE

 

Focus Sardegna/mondo

 

Sardegna 1978/50’

Per la regia di Folco Quilici. Musiche di Ennio Morricone.

Sardegna è un documentario tratto dalla serie “L’Italia vista dal cielo”. Attraverso riprese suggestive dall’alto, cerca di proporre un’immagine a tutto campo della Sardegna. Le città principali: si apre con l’Ardia di Sedilo poi Cagliari e la Sagra di S.Efisio, Nuoro con la statua del Redentore, Sassari e il suo Duomo, Alghero , Olbia e la Costa Smeralda col suo turismo d’élite. Quindi in volo nell’interno, alla ricerca della storia dell’isola con le Domus de Janas, il Toro di Bonorva, il villaggio di Barumini, Tharros, Nora e il Castello di Acquafredda a Siliqua. Si parla poi della Legge delle Chiudende a cui si fanno risalire i problemi dell’agricoltura e della pastorizia mentre le immagini passano dalla Barbagia alla Gallura con Capo Testa e la Basilica di Saccargia. Quindi verso l’oristanese con le immagini della Sartiglia e dello stagno di Cabras e S.Antioco con la pesca dei tonni. Il documentario si conclude con un appello per la salvaguardia della natura e della fauna tipica dell’isola: i mufloni, il grifone, la foca monaca e i cavallini della Giara di Gesturi.

 

 

Ospiti 2020 – Carloforte

Marco Biscarini. Compositore bolognese, ha scritto musica da Concerto, Teatro e Opera vincendo premi Internazionali e ricevendo prestigiose commissioni da importanti teatri. Lavora nel Cinema attivamente dal 2005 esordendo con il film Il Vento Fa il suo Giro del Regista Giorgio Diritti. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti tra cui ricordiamo: per il film L’uomo che verrà, BFB 2010 miglior colonna sonora, finalista ai David di Donatello 2010; per il film Un Giorno devi andare, finalista ai Ciak D’oro 2013 miglior colonna sonora; per il film Volevo nascondermi, finalista ai Globi d’Oro 2020 miglior colonna sonora. Nel 2019 ha scritto la colonna sonora per il film L’Agnello di Mario Piredda. Dal 2005 porta avanti il progetto Modulab, uno studio dedicato alla ricerca del suono e la musica per il cinema. Inoltre, dal 2012 è Docente di Composizione per la musica applicata alle immagini presso il Conservatorio di Rovigo.


 

Banda di Carloforte. La Banda di Carloforte, o banda du paize, attiva ormai da alcuni decenni, contribuisce a pieno titolo alla divulgazione della cultura musicale locale, allevando diverse generazioni di musicisti e dedicandosi anche alla didattica.


 

 

Stefano Campus. Inizia fin da giovanissimo a muovere i primi passi come produttore da palco e come fonico Live. Si appassiona di acustica ambientale curando interventi di correzione e rilevazioni fonometriche. Nel 1999 si diploma in Tecnica del Suono al Centro Sperimentale di Cinematografia. Numerose le produzioni cinematografiche a cui ha partecipato.


 

 

Pasquale Catalano. Napoletano, ha studiato pianoforte, chitarra e violino, successivamente composizione. Terminati gli studi ha iniziato a lavorare per il Teatro Ausonia di Napoli e a collaborare con la Compagnia della Fortezza di Armando Punzo. Ben presto si è avvicinato al mondo del cinema, collaborando con il regista Pappi Corsicato per i suoi film Libera e I buchi neri. Dopo il film a episodi I vesuviani, dove ha musicato i segmenti Maruzzella e Il diavolo in bottiglia, ha iniziato una collaborazione con il regista Paolo Sorrentino, dapprima con il cortometraggio L’amore non ha confini e poi con la composizione per L’uomo in più e Le conseguenze dell’amore. Altra collaborazione pluriennale è con Ferzan Ozpetek (Mine Vaganti, Magnifica Presenza, Allacciate le Cinture, Napoli Velata, La Dea Fortuna). Ha composto musiche per film insieme ai più prestigiosi registi non solo italiani. Ha firmato, tra le altre, le colonne sonore di La Guerra di Mario, Alaska, La Doppia Ora, Sono Tornato, Romanzo Criminale-la Serie, La Siciliana Ribelle, Signorina Effe. Con La Versione di Barney si è aggiudicato numerosi riconoscimenti internazionali tra i quali il Genie Award 2010. Ha vinto 2 premi UBU e un premio Europa per il teatro, un Nastro d’Argento, un Ciak d’oro, un Golden Graal, un Festival di Ravello Cinemusic ed è stato candidato più volte ai David di Donatello, agli European Film Award e ai Nastri d’Argento. Tiene conferenze e seminari presso istituzioni culturali e musicali di tutto il mondo sul rapporto tra immagini e musica , sulla composizione e il rapporto con la letteratura contemporanea e sulla storia della musica italiana nel cinema.


 

Ernesto Maria Censori. Di Lamezia Terme, ha partecipato due volte, come sceneggiatore, al 48h Film Project, con i cortometraggi “Il Passaggio” (Miglior Film Roma 2016, Best Acting Seattle 2016) e “L’ippopotamo” di Lorenzo Marinelli. Poco dopo ha vinto, insieme a Lorenzo Marinelli e Fabrizio Mazzeo, il premio per la miglior Sceneggiatura, con il corto “Feel like sharing?”, durante la 70esima edizione del festival di Cannes nella sezione HP Master of Short Film competition. Attualmente frequenta il corso di regia al Centro Sperimentale di Cinematografia. Ha girato, da quando fa parte della scuola, cinque cortometraggi, un documentario e due videoclip. Tra questi in particolare i cortometraggi “Ho bisogno del tuo amore“ e “U’ Sarcinale”. Ha girato, inoltre, il cortometraggio “Red Paint” per la serie di cortometraggi “ The Red Hour” nata dalla collaborazione tra il CSC e il brand Campari.  Il suo ultimo progetto è il cortometraggio “Ninnaò”.


 

Il Cinematic Trio. Composto da Gianluca Pischedda al Violoncello, Olesya Emelyanenko al Violino e Tommaso Delogu alla Viola,  si forma in ambito classico e sfrutta questa esperienza per proporre musica di altri generi, come la musica da film, il tango, la musica minimalista e, non ultima, la musica classica pre-novecento. La loro ultima sfida è quella di affiancare strumenti della tradizione sarda alle sonorità timbriche degli archi, da cui nasce l’affascinante viaggio sulle sognanti melodie di Morricone.


 

Giorgio Diritti. Regista, sceneggiatore e produttore, dopo un’esperienza pluriennale di collaborazione con importanti registi italiani, ha diretto documentari, cortometraggi e programmi televisivi. In ambito cinematografico il suo primo cortometraggio, Cappello da marinaio (1990) è stato selezionato in concorso a numerosi festival internazionali, tra cui quello di Clermont‐Ferrand. Nel 1993 ha realizzato Quasi un anno, film per la TV prodotto da Ipotesi Cinema e RAI 1. Il suo film d’esordio, Il vento fa il suo giro (2005), ha partecipato ad oltre 60 festival nazionali ed internazionali, vincendo una quarantina di premi. Ha ricevuto 5 candidature ai David di Donatello 2008 (fra cui Miglior film, Miglior regista esordiente, Miglior produttore e Migliore sceneggiatura) e 4 candidature ai Nastri D’argento 2008. Il film inoltre è diventato un “caso nazionale”, anche se distribuito in poche copie ha conquistato il pubblico man mano. Il caso più eclatante è stata la  programmazione al Cinema Mexico di Milano per più di un anno e mezzo. Il suo secondo film, L’uomo che verrà (2009), ha vinto il Gran Premio della Giuria Marc’Aurelio D’argento, il Premio Marc’Aurelio D’oro del Pubblico e il Premio “La Meglio Gioventù”. Si è aggiudicato, inoltre, i Premi come Miglior film, Migliore produttore e Migliore suono di presa diretta ai David di Donatello 2010 e i Premi come Miglior produttore, Migliore scenografia e Miglior sonoro ai Nastri d’Argento 2010. Parallelamente all’attività cinematografica, documentaristica e audiovisiva, Giorgio Diritti lavora attivamente in ambito teatrale dove produce e dirige vari spettacoli. Nel 2013 ha co-prodotto e diretto il film Un giorno devi andare girato in Amazzonia e con protagonista Jasmine Trinca. Nel 2014 ha pubblicato il suo primo romanzo “Noi due”, edito da Rizzoli. Nel 2015 ha pubblicato “L’Uomo fa il suo giro” edito da Laterza. Di prossima ri-uscita, il suo nuovo lungometraggio Volevo nascondermi sul pittore Antonio Ligabue, in concorso al Festival di Berlino dove ha vinto l’Orso d’argento per il miglior attore ad Elio Germano. Inoltre il film è stato premiato come Film dell’Anno ai Nastri D’argento 2020.


 

Daniele Furlati. Compositore e pianista, è diplomato in Composizione, Pianoforte e Strumentazione per banda. Ha ottenuto due diplomi di merito ai corsi di perfezionamento in musica per film tenuti da Ennio Morricone e Sergio Miceli all’Accademia Musicale Chigiana di Siena. Nel cinema ha esordito componendo la musica per il film Viva San Isidro! (1995) di Alessandro Cappelletti. Ha composto le musiche per le opere prima e seconda di Vito Palmieri See you in Texas (2016) e Il giorno più bello (2018). Collabora da anni con Marco Biscarini con il quale è coautore delle musiche del film Distant Angels (2016) di Gjergj Xhuvani e dei pluripremiati lungometraggi di Giorgio Diritti: Il vento fa il suo giro (2005), Premio Migliore Musica Originale al Festival Cinema e Musica di Lagonegro 2007; L’uomo che verrà (2009), Premio Ennio Morricone al Bari Film Festival 2010, nomination David di Donatello 2010 Migliore Musicista; Un giorno devi andare (2013), nomination Ciak d’Oro 2013 Migliore Colonna Sonora, Volevo nascondermi (2020). Ha composto musiche per spot pubblicitari e per diversi cortometraggi. Collabora da tempo con la Cineteca di Bologna come pianista e compositore per il cinema muto. Ha eseguito dal vivo al pianoforte gli accompagnamenti musicali di pellicole del cinema muto all’interno di Festival Internazionali (Strade del Cinema di Aosta, Il Cinema Ritrovato di Bologna, Istanbul Silent Cinema Days di Istanbul). Per il teatro ha composto Novelle fatte al piano che ha debuttato a Roma presso il Conservatorio di Santa Cecilia nel giugno 2010 e Asteroide Lindgren (ognuno ha la sua stella) che ha debuttato nel novembre 2007 al Teatro Comunale di Modena. Ha composto le musiche per vari registi tra cui Marinella Manicardi e Giorgio Diritti. Inoltre, è docente di Composizione per la musica applicata alle immagini presso il Conservatorio di Musica Francesco Venezze di Rovigo.


 

Riccardo Giagni. Laureato in filosofia presso l’università di Roma, ha compiuto studi musicali presso il Conservatorio dell’Aquila. Dal 1976 collabora con la Rai – sia in radio che per la televisione – in veste di autore, regista, consulente musicale e conduttore di programmi culturali. Ha lavorato a lungo nel settore della discografia nazionale in qualità di produttore, arrangiatore e autore. Ha curato festival e convegni internazionali legati alla musica e alle arti della visione, e collabora con musei e istituzioni nazionali e internazionali. Collabora inoltre con diverse case editrici e testate giornalistiche. Dal 1998 al 2011 ha insegnato Storia della musica per il cinema presso la Facoltà di Beni Culturali dell’Università del Salento e dal 2002 anche al Dams attivato presso la medesima Università. Dal 2011 al 2013 è stato Professeur invité presso l’Université de Paris 8 (Vincennes / Saint-Denis). Tiene regolarmente corsi, seminari, master classes e stages presso università, conservatori e scuole d’eccellenza e di Alta Formazione in Italia e all’estero. Dal 2007 anima e conduce, assieme a Luca Bandirali, gli incontri su cinema e musica del Festival “Creuza de Mà” di Carloforte. Ha lavorato con numerosi registi, da Luciano Odorisio a Mimmo Calopresti, da Carlo Lizzani a Massimo Costa, da Egidio Eronico ai fratelli Taviani, da Brad Mirman a Sabina Guzzanti. Con la stessa Guzzanti ha collaborato per il programma televisivo R(a)iot (2003) e per gli spettacoli teatrali Reperto R(a)iot (2004) e Vilipendio (2008/2009), firmando in entrambi i casi le musiche originali. Ha curato le colonne sonore di diversi progetti cinematografici e televisivi di Marco Bellocchio: Sogni infranti, La religione della Storia, L’ora di religione (Premio Internazionale Ennio Flaiano nel 2002), Buongiorno, notte (in concorso a Venezia, 2003), Il regista di matrimoni (Premio Speciale A.I.T.S. per l’anno 2005-2006). Sue le musiche del fortunato film/documentario di Sabina Guzzanti Viva Zapatero! (2005, Evento Speciale alla Mostra del Cinema di Venezia, poi in concorso al Sundance Film Festival e altri), nonché dei successivi Le ragioni dell’aragosta (Giornate degli Autori, Mostra del Cinema di Venezia 2007) e Draquila – L’Italia che trema (Selezione Ufficiale, Festival di Cannes, 2010) composte in collaborazione con Maurizio Rizzuto. Sempre nel 2007 ha scritto le musiche del film-tv Scacco al re di Claudio Canepari,, e ha collaborato con Paolo Franchi alla colonna sonora del suo Nessuna qualità agli eroi, in concorso a Venezia 2007. Ha composto le musiche del film La fabbrica dei tedeschi di Mimmo Calopresti e nel 2009 quelle del docufilm d’esordio di Simone Amendola. Dalla fondazione (2018-19) è membro del Direttivo dell’Associazione Compositori di Musica per Film (ACMF).


 

Claudio Giovannesi. Regista, sceneggiatore e musicista, ha realizzato lungometraggi e documentari, curando anche la composizione della colonna sonora originale. La paranza dei bambini (2019): tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano, presentato in concorso al Festival di Berlino, ha vinto l’Orso d’Argento per la Migliore Sceneggiatura ed è distribuito in oltre 20 paesi nel mondo.

Fiore (2016): in concorso nella sezione Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes, ha ricevuto il Nastro d’argento speciale e ha vinto il Grand Prix al festival Cinéma Méditerranéen di Bruxelles. Il documentario Wolf (2013): Premio Speciale della Giuria al 31° Torino Film Festival. Alì ha gli occhi azzurri (2012): Premio Speciale della Giuria al Festival Internazionale del Film di Roma, presentato in concorso al Tribeca Film Festival. Il documentario Fratelli d’Italia (2009): Menzione speciale della giuria al Festival Internazionale del Film di Roma. La casa sulle nuvole (2009): Jury Special Award al Brussels European Film Festival. Ha partecipato al film collettivo 9 x 10 Novanta, presentato alla 71a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Per la televisione ha diretto due episodi della seconda stagione della serie Gomorra.


 

Fabrizio Guarino. Chitarrista italiano, ha iniziato i suoi studi musicali con il pianoforte per poi passare definitivamente alla chitarra, seguito da Goran Listes. Diplomato brillantemente in chitarra classica presso il Conservatorio di Musica di Frosinone, nel 1995 ha intrapreso la sua esperienza professionale nell’ambito della musica pop e d’autore collaborando con artisti del calibro di Edoardo De Angelis, Sergio Endrigo, Bruno Lauzi, Schola Cantorum, Mietta, Patty Pravo, Nicola Piovani, Don Backy, Mike Francis, Rossana Casale, Ron, Bungaro, Amedeo Minghi, Luca Barbarossa, Jalisse, Simone Cristicchi, Romina Power, Enrico Montesano, Max Giusti, Neri Marcorè, Barbara Cola, Orchestra italiana del Cinema, ecc… Nel 2000 ha suonato nel tour di Carmen Consoli. Ha partecipato per diversi anni al concerto del 1° maggio a Roma ed è stabile nel tour di Neri Marcorè. Nella sua carriera ha arrangiato e inciso più di 50 album. Ha partecipato come chitarrista alla produzione di diverse colonne sonore famose per la RAI e per MEDUSA film.


 

Luca Leprotti. Sound designer, tecnico del suono, produttore, dal 2014 tecnico residente dello studio Modulab di Bologna. Ha curato il disegno sonoro di lungometraggi e documentari, tra i quali Volevo Nascondermi e Bologna 900 per la regia di Giorgio Diritti e L’Agnello per la regia di Mario Piredda.

Ha collaborato in veste di musicista e produttore con Marco Biscarini, Daniele Furlati, Mauro Malavasi, Cineteca di Bologna. Insegna Live Electronics e Multimedialità al corso di Musica Applicata alle Immagini presso il Conservatorio di Rovigo.


 

Neri Marcorè. Attore, doppiatore, conduttore televisivo, imitatore, comico e cantante. Ha debuttato a teatro nel 1993 con lo spettacolo La finta ammalata di Carlo Goldoni in musica. In quegli stessi anni debutta al cinema diretto da Pietro Natoli nel film Ladri di cinema. La prima apparizione televisiva è avvenuta al fianco di Corrado Mantoni nell’edizione 1998 de La Corrida. La carriera televisiva è decollata grazie all’incontro con Serena Dandini con la quale collabora a diverse trasmissioni, cimentandosi in svariate imitazioni. Ha partecipato a tanti programmi di successo come Mai dire Domenica e ha condotto per anni Per un pugno di libri. Dal 18 marzo 2013 conduce NeriPoppins su Rai 3, trasmissione di cui cura anche il soggetto e che consiste nella proposizione di cortometraggi e sketch surreali. Al cinema ha recitato in vari film, tra cui Mi rifaccio vivo di Sergio Rubini, Latin Lover di Cristina Comencini,  Sei mai stata sulla luna? di Paolo Genovese, Leoni di Pietro Parolin, ecc…

La sua attività artistica si ramifica al punto da comprendere cinema, televisione, musica e teatro. Nel 2008 ha debuttato all’Ambra Jovinelli di Roma con lo spettacolo Un certo signor G, imperniato sull’opera musicale di Giorgio Gaber; contemporaneamente ha girato alcune fiction di successo come Papa Luciani e i film Il cuore altrove (2003), La seconda notte di nozze (2005) e Gli amici del bar Margherita (2009), tutti per la regia di Pupi Avati. Continua a recitare in vari film e fiction, e a partecipare a diversi programmi televisivi. Fa anche il doppiatore in film, telefilm e cartoni animati.


 

Vincenzo Marra. Nato como fotografo sportivo, attività che ha abbandonato nel 1996 per cimentarsi nel mondo del cinema. Alla fine degli anni Novanta ha scritto e diretto due corti: Una Rosa Prego e La Vestizione. Il suo primo lungometraggio, Tornando a Casa. Il film ha girato per tutto il mondo e vinto 18 premi internazionali, tra cui: “Miglior film della Settimana Internazionale della Critica a Venezia” e come “Miglior film ” al festival di Buenos Aires. Successivamente ha firmato due documentari: Estranei alla Massa e Paesaggio a Sud. Nel 2004, ha scritto e diretto il suo secondo lungometraggio, Vento di Terra. Nel 2006 ha diretto il documentario L’udienza è Aperta un’indagine sulla giustizia italiana dei nostri tempi, sulle sue istituzioni e i suoi protagonisti. Partendo dal Tribunale di Napoli illumina la condizione della giustizia in Italia. L’udienza è aperta ha partecipato a numerosi festival internazionali, tra cui Le Giornate degli Autori di Venezia ed è stato candidato al David di Donatello come Miglior Documentario. Nel 2008 è stato in concorso al Festival di Torino nella selezione italiana Doc con Il Grande Progetto: il documentario affronta la vicenda della riqualificazione urbana dell’ex Acciaieria Italsider di Bagnoli. Nel 2013 ha realizzato il film documentario L’Amministratore che ha aperto la sezione Maxi all’interno del festival di Roma. Nel 2015 ha realizza il film di finzione La Prima Luce, che è stato distribuito in sala dalla BiM, presentato in concorso alle Giornate degli Autori di Venezia oltre che in numerosi altri festival internazionali. Nel 2017 L’Equilibrio è stato distribuito in sala dalla Warner Bross e ha partecipato a numerosi festival internazionali. Nel 2020 ha presentato nella sezione Alice nella Città del festival di Roma il suo ultimo film La Volta Buona.


 

Michael Magill. Ha lavorato per oltre 35 anni nell’industria cinematografica statunitense come montatore di film e suoni, partecipando alla produzione di oltre 80 film. Ha lavorato con registi di ogni genere, alcuni dei quali pluripremiati e vincitori del premio Oscar. Tra questi: AMADEUS, MASTER AND COMMANDER, THE DARK KNIGHT, THE ASSASSINATION OF JESSE JAMES, DAWN OF THE PLANET OF THE APES, WAR OF THE WORLDS, e MAD MAX: FURY ROAD. In precedenza ha anche partecipato a seminari e ha insegnato montaggio sonoro presso il Centro Sperimentale CSC.


 

Andrea Moscianese. Arrangiatore, co-produttore e performer live, la sua esperienza professionale ha inizio nei Giuliodorme all’età di 20 anni, band con cui realizza due album e con la quale porterà avanti un’intensa attività live. Ha arrangiato, co-prodotto e realizzato performance live con vari artisti italiani tra i quali Tiromancino, Daniele Silvestri, Violante Placido, Marina Rei e Cristina Donà. Collabora con Joe Lally dei FUGAZI, band di culto della scena indie americana: con quest’ultimo è stato in tournée in U.S.A., Europa e Sud America. Ha scritto musiche per il teatro, per la televisione (48 ore di Eros Puglielli) e per il cinema (Shadow e Tulpa di Federico Zampaglione, Alì ha gli occhi azzurri, Wolf, Fiore e La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi).


 

Alice Murgia. Sarda, di Carbonia, dopo il diploma si è laureata a Londra in Film & TV presso il London College of Communication – UAL, partecipando a progetti inter ed extra curriculari nei ruoli di regista, sceneggiatrice, e anche come aiuto regista. Trasferita a Roma nel 2015 ha lavorato presso la compagnia di produzione televisiva Magnolia. Nel 2016 ha collaborato come aiuto regista per Yanez film e per cortometraggi indipendenti, e come assistente casting per Jorgelina Depetris Pochintesta. Attualmente frequenta il corso di Regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia.


 

Mario Piredda. Sassari gli ha dato i natali, ma dal 1999 vive a Bologna, dove si è laureato al DAMS e dove lavora come regista. Nel 2005 ha vinto il concorso “AVISA – Antropologia Visuale in Sardegna” promosso dall’ISRE e ha realizzato il suo primo cortometraggio, Il suono della miniera. Dal 2009 è socio di EleNfant Film, casa di produzione indipendente. Il suo secondo lavoro, Io sono qui, è stato candidato al David di Donatello nel 2011. Nel 2011 ha girato a Cuba Los aviones que se caen, ed è stato co-regista del documentario musicale Cervelli in fuga. Nel 2015 è autore del documentario Homeward, girato in Cambogia. Nel 2017 ha vinto il David di Donatello come miglior cortometraggio con A casa mia. Nel 2018 ha diretto Nina, sesto episodio della serie 13-11. L’Agnello, uscito nel 2020, è il suo primo lungometraggio.


 

Pivio. Dopo essersi laureato in Ingegneria Elettronica all’Università di Genova si è trasferito a Roma e, insieme ad Aldo De Scalzi, ha dato vita ad un lungo sodalizio artistico nel campo della musica da film. Ottenuta la notorietà internazionale con Hamam – Il bagno turco diretto da Ferzan Ozpetek, ha composto oltre un centinaio di colonne sonore, tra cui Song ‘e Napule” dei Manetti Bros. col quale nel 2014 ha vinto il David di Donatello, il Nastro d’argento, il Globo d’oro ed il Bifest per la migliore colonna sonora. Sempre per i Manetti Bros. ha firmato con Aldo De Scalzi le musiche del musical Ammore e malavita: film in concorso al festival di Venezia e con il quale ha vinto, tra gli altri, due David di Donatello 2018 per le categorie Miglior musicista e Miglior canzone originale, due Nastri d’argento per le categorie Miglior musicista e Miglior canzone originale e due Ciak d’Oro per le categorie Miglior musicista e Miglior canzone originale. Con Aldo De Scalzi ha fondato l’etichetta discografica “I dischi dell’espleta” e la società di produzione ed edizioni musicali “Creuza”. Attualmente è presidente di ACMF, Associazione Compositori Musiche per Film, che annovera al suo interno le più importanti firme italiane del settore. Ha scritto con Aldo De Scalzi le colonne sonore di Non odiare, di Mauro Mancini selezionato alla Settimana della Critica della prossima Mostra del Cinema di Venezia, e di Diabolik, il nuovo film dei Manetti Bros. in uscita il 31 dicembre prossimo. Attualmente è direttore artistico del CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma per le attività legate alla creazione e realizzazione di colonne sonore (Masterclass e Corsi professionali)


 

Davide Salucci. Triestino, laureato in Storia e Filosofia all’Università della sua città, dal 2017 studia Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Dopo il suo primo cortometraggio “Il Principe” (2015), Davide ha realizzato spot, cortometraggi ed effetti visivi per varie produzioni e ha lavorato come assistente alla regia. “Il Gioco” è il suo cortometraggio di diploma al Centro Sperimentale.


 

 

Angelo Maria Santisi. Ha iniziato lo studio musicale all’età di 6 anni, avvicinandosi al pianoforte e successivamente al violoncello. Diplomatosi giovanissimo, ha partecipato a masterclasses e corsi di perfezionamento tenuti da Enrico Dindo e Franco Rossi, di cui ha seguito gli insegnamenti per oltre due anni; si è inoltre perfezionato con Marianne Chen, Enrico Bronzi e la celebre Natalia Gutman. Ha all’attivo numerose collaborazioni con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro alla Scala, la Malta Philarmonic Orchestra, l’Accademia dell’Orchestra Mozart, l’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini, l’Orchestra Sinfonica di Roma (con cui collabora anche nel ruolo di primo violoncello), l’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, l’Orchestra del Teatro “Vittorio Emanuele” di Messina, l’Orchestra da Camera fiorentina, l’Orchestra “Città Lirica”, la “Camerata strumentale” di Prato, la AlpenAdria Kammerphilarmonie. Musicista eclettico e cultore di ogni genere musicale: il suo violoncello è presente in più di 80 album italiani e non. Inoltre, è notevole la sua partecipazione al Symphonicity World Tour di Sting, al tour “Amen” dei Baustelle (2008) e al tour estivo 2011 di Francesco Renga e Mario Biondi. Ha anche suonato live con Manuel Agnelli (Afterhours), Calibro35, Fabrizio Bosso, Mariella Nava, Al Bano, Roberto Angelini, Diodato, Collettivo Angelo Mai e il Teatro Degli Orrori.


 

Marco Spoletini. È un montatore italiano . È collaboratore abituale di registi quali Gianluca Maria Tavarelli , Riccardo  Milani, Francesco Bruni e soprattutto Matteo Garrone , per il quale ha curato il montaggio di ogni film.


 

 

 

Pier Paolo Vacca. Nipote del noto suonatore di launeddas Beppe Cuga, ha iniziato a studiare l’organetto all’età di 6 anni, con il maestro Peppino Deiana. Ha debuttato giovanissimo nelle piazze dell’isola, in rassegne, sagre e processioni. Nel 2004 è entrato a far parte del gruppo folkloristico ovoddese Oleri, che accompagna tuttora. Spinto dalla forte passione per la world music, ha composto alcuni brani ispirati alla musica popolare irlandese e francese. Nel 2011 ha fondato i Folkaos, gruppo combat folk, con il quale si esibisce in varie piazze e festival della Sardegna. Grazie alla collaborazione con l’associazione “Lobas” frequenta vari festival di bal folk in giro per l’Italia, e non solo. Nel 2014, insieme al chitarrista e cantante Giuseppe Muggianu, ha portato avanti il progetto “In giro per canzoni”, spettacolo dedicato ai cantautori italiani. Nel 2018 ha partecipato al festival “Time in Jazz”, dove ha presentato lo spettacolo in solo: “Jazz e tradizione popolare tra passato e futuro” a cura di Fabio Calzia. Da una breve permanenza a Dakar è nata la formazione e la registrazione dell’album del gruppo Sardo-Senegalese “Gegò Yegó”, formazione composta da Massimo Congiu, Francesco Medda (Arrogalla), Pape Ndiaye, Pape Ndiop e Kalsoum. Progetto che mescola la tradizione della Sardegna alle musiche e ai ritmi della tradizione Senegalese, in una chiave moderna e innovativa. Attualmente sta lavorando al suo primo album da solista. Collabora occasionalmente con numerosi artisti tra cui Alberto Sanna, Gisella Vacca, Mauro Palmas, Francesco Fry Moneti , Modena City Ramblers, Andrea Pisu, Jullien Cartonnet.


 

Gianluca Vigilar. Ha iniziato gli studi musicali con il pianoforte da molto piccolo. L’avvicinamento al jazz è avvenuto subito dopo aver assistito ad una performance del famoso Tony Scott e motivo per cui si è appassionato al jazz e ha deciso di indirizzarsi verso lo studio del sax tenore. Contemporaneamente allo studio del conservatorio ha iniziato l’attività di turnista e arrangiatore in vari gruppi della scena nazionale del reggae e del pop partecipando a festival nazionali ed europei: nel 2004 ha vinto insieme ad Andrea Rivera il primo premio al Festival del Teatro-Canzone Giorgio Gaber a Viareggio. Nel 2010 si è laureato al Conservatorio di S.Cecilia al biennio di secondo livello in jazz con il massimo dei voti e nello stesso anno si è inserito nell’ensamble del direttore del dipartimento di Jazz dell’Accademia di S.Cecilia di Roma Paolo Damiani partecipando a diversi festival (Siena Jazz ,Roccella Jazz Festival). Nel concorso per gruppi emergenti indetto dal Festival jazz di Fara Sabina “Fara in Jazz” del 2011 si è aggiudicato il primo premio come miglior solista. Negli ultimi anni ha suonato in diverse Big Band come primo sax tenore: con l’Orchestra Jazz di Villa Celimontana diretta da M.Corvini durante il Festival di Villa Celimontana del 2010 e 2011 e nella O.J.P di P.Jodice con cui nell’ultimo anno si è esibito insieme a Paolo Fresu e Raed Khoshaba (2016). Negli ultimi due anni ha partecipato come solista a diversi progetti: il PJ Quintet (“Pino Jodice Quintet”) e il “Trioness”. In questi ultimi anni conduce il suo progetto di quartetto pianoless dal nome “FraGia” con cui ha inciso il suo primo disco nell’ottobre del 2017. Il 30 novembre del 2019 è uscito con il suo secondo disco, “Plastic Estrogenus” prodotto dall’etichetta pugliese AM.a Records.

Programma 2020 – Carloforte

Mercoledì 26 agosto 

Giardini di Note

Ore 21,00

Apertura festival – Proiezione della Sigla Crêuza de Mà 

Immagini delle passate edizioni, sulle note di Creuza de Mà di Fabrizio De André. 

 

a seguire

 

Dedicato ad Ennio 

2 Clip de Mà in ricordo di Ennio Fantastichini & Ennio Morricone 



Proiezione del film 

Lontano Lontano 2020/90’

Per la regia di Gianni Di Gregorio

Musiche di Stefano Ratchev e Mattia Carratello 

Dedicato a Ennio Fantastichini 

Giorgetto fatica a tirare avanti a Roma con la sua misera pensione di anzianità e, così, un giorno ha un’idea che condivide con il Professore, anch’esso anziano e pensionato, annoiato e insoddisfatto degli stenti cui è costretto quotidianamente. Giorgetto vorrebbe considerare l’idea di trasferirsi all’estero, in un paese con un costo della vita meno elevato, perciò si rivolge a un terzo uomo, che non conosce, ma che avrebbe un fratello che ha già fatto questa scelta di vita. Fatte le loro ricerche, forti delle dritte dell’erudito consultato, i tre si convincono al grande passo e, vagliate le varie opzioni, stabiliscono come loro metà le isole Azzorre. Cominciano così seriamente a prepararsi, ma proprio dopo aver costituito un bel fondo cassa, Attilio e il Professore cominciano a vacillare e sembrano aver cambiato idea. Il denaro raccolto potrebbe, in effetti, essere meglio destinato donandolo al giovane Abu, maliano che vuole raggiungere il fratello in Canada. Giovane che proprio Giorgetto aveva aiutato e fatto conoscere agli altri. Forse la loro condizione non è così disperata come loro stessi la dipingevano? Forse l’amicizia può aiutare a vincere solitudine e malinconia, senza la necessità di andarsene lontano lontano?

Alla presenza del montatore Marco Spoletini

Introduce Neri Marcorè




Giovedì 27 agosto

 

Cinema Mutua

Ore 10,30

Campus CSC / Creuza 2020

Immagini Musiche & mix: Incontro regista – musicista con Claudio Giovannesi e Andrea Moscianese

Moderano Riccardo Giagni e Michael Magill


 

Cinema Cavallera

Ore 18,00

Apertura festival – Proiezione della Sigla Crêuza de Mà 

Immagini delle passate edizioni, sulle note di Creuza de Mà di Fabrizio De André

 

a seguire

 

Proiezione del film
La paranza dei bambini 2019/111’

Per la regia di Claudio Giovannesi. dal libro di Roberto Saviano. 

Musiche di Claudio Giovannesi e Andrea Moscianese.  

Napoli, 2018. Nicola Fiorillo è un adolescente che vive nel Rione Sanità insieme alla madre e al fratello minore. Il ragazzo trascorre le proprie giornate alternando la frequentazione degli amici e della fidanzata, all’attività di spaccio per conto di Lino Sarnataro, boss locale che è malvisto dal quartiere per via delle continue estorsioni perpetrate a danno dei commercianti. Un giorno la polizia riesce ad arrestare numerosi camorristi, tra cui lo stesso Sarnataro. Il giovane Fiorillo approfitta dunque del temporaneo vuoto di potere per imporsi nel Rione Sanità. A tal fine sfrutta la collaborazione dei fratelli Striano, unici superstiti di un clan che un tempo comandava la zona. Ben presto Nicola e il suo gruppo di amici consolidano il proprio potere nel territorio, anche grazie al beneplacito del camorrista Don Vittorio, il quale provvede altresì a fornire armi da fuoco alla nuova organizzazione…

Secondo il regista, il film esce dal racconto di genere e criminale di Gomorra per realizzare «una storia di sentimenti, che scava nell’anima dei protagonisti e documenta la perdita dell’innocenza», penetrandola dal punto di vista dei giovani. La parola “paranza”, in napoletano, qui assimila il gruppo dei giovani camorristi a un banco di giovani pesci che la luce attrae in trappola nelle rete dei pescatori. 

Alla presenza del regista Claudio Giovannesi anche autore delle musiche con il musicista Andrea Moscianese.
Introduce Neri Marcorè


 

Cinema Cavallera

Ore 21,00

Proiezione del film 

La volta buona 2020/90’ 

Per la regia di Vincenzo Marra. Musiche di Pasquale Catalano

Bartolomeo, procuratore sportivo, vive di espedienti e piccoli imbrogli. Negli anni ha sprecato le tante occasioni che ha avuto, il vizio del gioco gli ha fatto perdere soldi e famiglia e ora passa le giornate nei campetti di periferia sperando di trovare il nuovo Maradona. Sempre alla ricerca del colpo di fortuna, un giorno riceve una telefonata: in Uruguay c’è un ragazzino, Pablito, che è un vero fenomeno, un fuoriclasse che sicuramente sfonderà nel calcio italiano. Per Bartolomeo è finalmente arrivata l’occasione per riprendersi tutto quello che ha perso. Per Pablito si può realizzare il sogno di una vita migliore. Per entrambi sembra essere la volta buona…

Attraverso la figura di Bartolomeo il film intreccia storie di personaggi completamente diversi tra loro, uniti da uno sport, il calcio, capace a volte di abbattere tutte le barriere politico-culturali. Ma anche il calcio ha il suo lato oscuro. La storia infatti non ha a che fare con le luci sfavillanti dei grandi campioni, ma va ad esplorarne il sottobosco…

Alla presenza del regista Vincenzo Marra e dell’autore delle musiche Pasquale Catalano.
Introduce Neri Marcorè


 

Giardini di Note

Ore 23,00 

Round Midnight

Primi passi Proiezione dei cortometraggi ex-allievi CSC 

La Missione 2020/9’

Per la regia di Alice Murgia

Don Pietro, stanco dell’ennesimo atto vandalico contro la sagrestia, si reca furioso al campetto di calcio dove gioca Fulvio, il bambino sospettato di aver commesso il fatto. Minacciato dal prete, Fulvio sarebbe disposto a qualsiasi cosa pur di non essere punito dalla madre e Don Pietro gli propone una soluzione alternativa per espiare la sua presunta colpa.

 

a seguire 

 

> Musica live
Claudio Giovannesi (chitarre) & Andrea Moscianese (chitarra, voce, elettronica) group

con Angelo Maria Santisi (violoncello) e Gianluca Vigilar (clarinetto e sax)

Live Soundtrack
Il progetto Live Soundtrack è uno spettacolo di sonorizzazione dal vivo di sequenze di film. Brani tratti dalle colonne sonore della storia del cinema mondiale sono eseguiti sulle immagini proiettate alle spalle dei musicisti, rispettando le sincronizzazioni originali. Gli autori interpretati sono molteplici: Shubert e Šostakovič (sulle immagini di Barry Lyndon e Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick), Neil Young (sulle immagini di Dead Man di Jim Jarmush), Shigeru Umebayashi (In The Mood For Love di Wong Kar-Wai), Goran Bregović (Il tempo dei gitani di Emir Kusturica), Nino Rota (Amarcord di Federico Fellini), Ennio Morricone (Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto).




 

Venerdì 28 agosto

 

Cinema Mutua

Ore 10,30

Campus CSC / Creuza 2020

Incontro con Pasquale Catalano e Vincenzo Marra: il lavoro del regista col musicista, montatore e suono, per alunni CSC e aperto a studenti sardi e pubblico.

Moderano Riccardo Giagni e Michael Magill


 

Cinema Cavallera

Ore 18,00

Proiezione del film

L’Agnello 2020/95’
Per la regia di Mario Piredda. Musiche di Marco Biscarini.

Anita ha sedici anni e sta fronteggiando una situazione familiare difficile. Madre morta di leucemia, padre ammalato: nessuna terapia sta dando risultati significativi, la necessità di un trapianto di midollo osseo per Jacopo è sempre più urgente. Anita non è compatibile e non lo è neppure Tonino, il nonno pastore che abita sull’altopiano vicino, accanto ad un poligono militare che nel bene e nel male segna la vita del territorio da decine di anni. Ci sarebbe lo zio Gaetano, fratello maggiore di Jacopo: la probabilità che lui sia compatibile è più alta, ma Gaetano abita lontano ed è una persona su cui non si può contare.. Lui e Jacopo non si vedono né si parlano da anni, divisi da un antico rancore. Gaetano sembra inavvicinabile, anche per suo padre Tonino. Ma il carattere ribelle e un po’ folle di Anita riesce a scalfirne la corazza, ricucire in parte quell’antico strappo e convincerlo a fare almeno le analisi..

Alla presenza del regista Mario Piredda e degli autori delle musiche Marco Biscarini e Luca Leprotti.

Introduce Neri Marcorè.


 

Ore 21,30

Proiezione del film
Volevo Nascondermi 2020/120’
Per la regia di Giorgio Diritti. Musiche di Daniele Furlati e Marco Biscarini, sound design Luca Leprotti
Volevo nascondermi… ero un uomo emarginato, un bambino solo, un matto da manicomio, ma volevo essere amato. Toni, figlio di una emigrante italiana, respinto in Italia dalla Svizzera dove ha trascorso un’infanzia e un’adolescenza difficili, vive per anni in una capanna sul fiume senza mai cedere alla solitudine, al freddo e alla fame. L’incontro con lo scultore Renato Marino Mazzacurati è l’occasione per riavvicinarsi alla pittura, è l’inizio di un riscatto in cui sente che l’arte è l’unico tramite per costruire la sua identità, la vera possibilità di farsi riconoscere e amare dal mondo. “El Tudesc,” come lo chiama la gente è un uomo solo, rachitico, brutto, sovente deriso e umiliato. Diventerà il pittore immaginifico che dipinge il suo mondo fantastico di tigri, gorilla e giaguari stando sulle sponde del Po. Sopraffatto da un regime che vuole “nascondere” i diversi e vittima delle sue angosce, viene rinchiuso in manicomio. Anche lì in breve riprende a dipingere. Più di tutti, Toni dipinge sé stesso, come a confermare il suo desiderio di esistere al di là dei tanti rifiuti subiti fin dall’infanzia. L’uscita dall’Ospedale psichiatrico è il punto di svolta per un riscatto e un riconoscimento pubblico del suo talento. La fama gli consente di ostentare un raggiunto benessere e aprire il suo sguardo alla vita e ai sentimenti che sempre aveva represso. Le sue opere si rivelano nel tempo un dono per l’intera collettività, il dono della sua diversità.

Alla presenza del regista Giorgio Diritti e degli autori delle musiche Daniele Furlati e Marco Biscarini.

Introduce Neri Marcorè.


 

Ore 23 Round Midnight ai Giardini di Note

Primi passi Proiezione dei cortometraggi ex-allievi CSC 

Festival 2020/23’

Per la regia di Davide Salucci

Un giovane aspirante regista viene selezionato con il suo cortometraggio al Grottaferrata Film Festival. Speranzoso di strappare un premio agli altri concorrenti venuti da tutto il mondo, partecipa alla serata finale, tra interviste, proiezioni e domande del pubblico. 

 

a seguire 

 

Premio “Le Isole del Cinema” dedicato alla Musica per Cinema 

a Claudio Giovannesi per incarnare felicemente nel suo lavoro una sintesi felice tra le ragioni delle immagini e della musica 

Ritira il premio Claudio Giovannesi, regista, sceneggiatore e musicista

consegna Pivio

conduce Neri Marcorè

 

a seguire

> Musica live

Pier Paolo Vacca organetto

Lo spettacolo in solo, dove Pier Paolo Vacca ripercorre totalmente la sua esperienza di formazione legata a un forte sentimento per la musica tradizionale della Sardegna, che è qui reinterpretata in una chiave personale e moderna. Tra delay, distorsioni e vari suoni di rielaborazione elettronica ci porta a spasso tra il passato e un “presente/futuro” totalmente unico e travolgente.




 

Sabato 29 agosto

 

Cinema Mutua

Ore 10,30

Campus CSC / Creuza 2020 

Incontro con i registi Mario Piredda e Giorgio Diritti, i compositori Daniele Furlati, Marco Biscarini e il sound designer Luca Leprotti sul lavoro di regista, musicisti, montatori e disegno del suono;  per alunni CSC e aperto al pubblico.

Moderano Riccardo Giagni e Michael Magill


 

Capo Sandalo – Le Ciasette 

Ore 16,00

Scouting sonoro con Stefano Campus: Suono ambientale a Carloforte e Isola di San Pietro.


 

Capo Sandalo – Le Ciasette (max. 120 persone)

Ore 19,00

Cinema naturale TramontoIn ricordo di Ennio 

Produzione originale del Festival in omaggio a Ennio Morricone

Musicato dal vivo da Pier Paolo Vacca (organetto) e Il Cinematic Trio, composto da Tommaso Delogu (viola), Olesya Emelyanenko (violino), Gianluca Pischedda (violoncello)

Un ricordo di Ennio Morricone dal luogo simbolo del Festival:  il cinema naturale accompagnato dalla musica per il cinema del Maestro rigorosamente in acustico, dove, come in un film, la musica si fonde con il vento e i rumori del mare, accompagnando il tramonto sul mare. Gli archi ci cullano sulle onde risapute del mare morriconiano dove si spiega la voce avventurosa e insolita e profonda della Sardegna tradizionale dell’organetto di Pierpaolo Vacca, che esplora in maniera avventurosa e inconsueta il mondo di Ennio con timbri e colori musicali arcaici e nuovi,


 

Giardini di Note

Ore 23,00 

Round Midnight

Primi passi Proiezione dei cortometraggi ex-allievi CSC 

U sarcinale 2020/14’ 

Per la regia di Ernesto Maria Censori

In un piccolo paese della Calabria, dove la tradizione è importante e viene prima di tutto, è in corso una veglia. Emilio e Giorgia, una giovane coppia, si troveranno a prendere una decisione importante proprio in quel giorno.

 

a seguire

 

> Musica live

Neri Marcorè Live 

con Fabrizio Guarino (chitarra e pianoforte)

(Produzione originale del Festival) 

Le Canzoni: colonne sonore italiane – Capitolo primo.

L’evidenza e la potenza evocativa delle canzoni nel cinema, nelle mani esperte ed ironiche di Neri Marcoré, acquistano un valore speciale, un medium prezioso e immediato che avvicina con leggerezza al mistero del rapporto emotivo tra musica e immagine, semplice e godibile per un pubblico, sia colto che popolare. La cavalcata nelle canzoni del e al cinema è il primo capitolo di un libro che sarà bello e divertente sfogliare insieme, magari anno dopo anno, a Creuza de Mà. 




 

Domenica 30 agosto

 

Cinema Mutua

Ore 10,30 

Campus CSC / Creuza 2020

Verifica e Proiezione Corti Modulo GIOVANNESI con Musiche montate, mix 

Moderano Riccardo Giagni e Michael Magill

segue

Incontro con Pivio, Pasquale Catalano e Riccardo Giagni.

Il ruolo della musica nel cinema a Cura dell’ACMF – Associazione Compositori Musica per Film


 

Carloforte, il porto, le strade e i carrugi

Ore 17,30 

Campus CSC / Creuza 2020

Paesaggi Sonori Project

Scouting sonoro e registrazione ambientale, a cura di Stefano Campus


 

Anfiteatro ASTE

Ore 21,30
Concerto 

Banda di Carloforte – Musiche per cinema 


 

Campus CSC / Creuza 2020

Paesaggi Sonori Project

Registrazione del concerto della banda , a cura di Stefano Campus


 

Lunedì 31 Agosto 

 

Campus CSC / Creuza 2020

Paesaggi Sonori Project

Scouting sonoro e registrazione ambienti naturali dell’isola, a cura di Stefano Campus

Progetti musicali 2020

Cinema naturale Tramonto – In ricordo di Ennio

(Produzione originale del Festival in omaggio a Ennio Morricone)

Musicato dal vivo da Pier Paolo Vacca (organetto) e da Il Cinematic Trio (viola, violino, violoncello).
Per raggiungere le Ciasette – teatro naturale di roccia porosa modellata dal vento davanti al mare – si percorre un sentiero tortuoso: una creuza de mà, in genovese – la lingua che si parla a Carloforte nell’isola di S. Pietro. E Creuza de Mà omaggia Ennio Morricone da par suo, dal luogo simbolo del Festival, al tramonto, con il cinema naturale accompagnato dalla musica rigorosamente in acustico, dove, come in un film, la musica si fonde con il vento e i rumori del mare, accompagnando il tramonto sul mare con una selezione di suoi brani di musiche per il cinema.
Dal romantico Nuovo Cinema Paradiso, fino all’epica di Sergio Leone, passando per tanti altri temi che hanno reso Morricone il più innovativo musicista per immagini del ‘900, il violino di Olesya Emelyanenko, la viola di Tommaso Delogu e il violoncello di Gianluca Pischedda ci cullano e adagiano sulle onde risapute del mare morriconiano, dove si spiega la voce avventurosa e insolita dell’organetto di Pierpaolo Vacca, che ci riporta alla Sardegna tradizionale e arcaica, esplora in maniera avventurosa e inconsueta il mondo di Ennio con timbri e colori musicali arcaici e nuovi, un’avventura sonora ed emotiva, immersa negli spazi enormi dell’orizzonte, quasi un messaggio nella bottiglia da un’isola al mondo, nel solco tracciato dal grande Maestro.




 

Live Soundtrack

diretto da Claudio Giovannesi arrangiamenti di Andrea Moscianese

Il progetto Live Soundtrack è uno spettacolo di sonorizzazione dal vivo di sequenze di film.
Brani tratti dalle colonne sonore della storia del cinema mondiale sono eseguiti sulle immagini proiettate alle spalle dei musicisti, rispettando le sincronizzazioni originali. Gli autori interpretati sono molteplici: Shubert e Sostakovic (sulle immagini di Barry Lyndon e Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick), Neil Young (sulle immagini di Dead Man di Jim Jarmush), Shigeru Umebayashi (In The Mood For Love di Wong Kar­Wai), Goran Bregovié (Il tempo dei gitani di Emir Kusturica), Nino Rota (Amarcord di Federico Fellini), Ennio Morricone (Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto).




 

Neri Marcorè Live

con Fabrizio Guarino alla chitarra e pianoforte.

(Produzione originale del Festival)

Per un festival come il nostro, serenamente di nicchia, che accoglie musicisti e registi spesso poco conosciuti e attori solo se in rapporto con la musica per immagini, il nemico è essere percepiti come impantanati in un palloso sinedrio per addetti ai lavori; per Creuza de Mà invece la musica per cinema è leggera e popolare, gioiosa scoperta del filo nascosto che sostiene le emozioni di un film.
L’evidenza e la potenza emotiva delle canzoni al e per cinema, nelle mani esperte ed ironiche di Neri Marcorè, acquista così un valore speciale, un medium prezioso e immediato per avvicinare e introdurre con leggerezza il mistero del rapporto emotivo tra musica e immagine, godibile per un pubblico, sia colto che popolare.
La cavalcata nelle canzoni del e al cinema è il primo capitolo di un libro che sarà bello e divertente sfogliare insieme, anno dopo anno, a Carloforte.




 

Pierpaolo Vacca Solo

Pierpaolo Vacca è un suonatore di Organetto di Ovodda. Proviene da una famiglia di suonatori e ballerini ed è nipote del celebre suonatore di “bidulas” Peppe Cuga. Ha iniziato a suonare l’organetto andando a lezione da Peppino Deiana, uno dei grandi maestri dell’organetto barbaricino. Da lui ha imparato lo stile tradizionale ma anche una spiccata sensibilità per l’improvvisazione anche in musiche non propriamente sarde, i cosiddetti “ballos ziviles”.
La sua crescita musicale lo ha portato ad una costante evoluzione stilistica che oggi si esprime con uno strumento a 3 file e 18 bassi.
Lo spettacolo in solo, che porta in giro attualmente, ripercorre totalmente la sua esperienza personale legata a un forte sentimento tradizionale, ma, reinterpretata in una chiave personale più moderna. Tra delay, distorsioni, e vari suoni di effettistica elettronica ci porta a spasso tra il passato, e un “presente/futuro” totalmente unico e travolgente.

2020: Noi non ci fermiamo!

Questa edizione sarà speciale e noi siamo molto felici di annunciarla , all’originalità  e completezza di un progetto cinematografico e musicale  tra i più attesi dell’anno,  si aggiunge il rispetto delle regolamentazioni in continuo assestamento per contrastare il Covid19.
MA NOI NON CI FERMIAMO
Appuntamento a Carloforte, dal 26 al 30 agosto 2020!