Ospiti 2018

Matteo Buzzanca. Musicista, compositore e produttore discografico italiano. La sua attività ruota attorno al mondo della canzone e delle colonne sonore. Ha realizzato arrangiamenti e scritto canzoni per diversi album e prodotto musiche per documentari, esposizioni, spettacoli teatrali, spot pubblicitari, cortometraggi e film, in Italia ma anche all’estero.


 

 

 

 

 

Stefano Campus. Inizia giovanissimo a muovere i primi passi come produttore da palco e come fonico Live. Si appassiona di acustica ambientale curando interventi di correzione e rilevazioni fonometriche. Nel 1999 si diploma in Tecnica del Suono al Centro Sperimentale di Cinematografia. Numerose le produzioni cinematografiche a cui ha partecipato. Tra le altre:  Anime Nere  di F. Munzi, per cui ha ricevuto il premio Miglior fonico in presa diretta al David di Donatello (2014),  La mia classe  di D. Gaglianone (2013),  19e72  di S. Basso (2012),  Non lo so ancora  di F. Sargentini,  Cavalli  di M. Rho (2011),  I primi della lista  di R. Johnson, candidato al Ciak d’oro Migliore Sonoro in presa diretta e  Notizie degli scavi  di E. Greco (2010),  Moana  di A. Peyretti e  So che c’è un uomo  di G. Cappai (2009),  Il resto della notte  di F. Munzi (2008),  Sonetaula  di S. Mereu, candidato al Nastro d’Argento Miglior Presa Diretta, (2007),  Fascisti su Marte  di C. Guzzanti (2006),  Rosso come il cielo  di C. Bortone (2004),  Saimir  di F. Munzi,  Candidato  al Nastro d’argento Miglior Presa Diretta (2003),  Palabras  di C. Salani (2002),  Occidente  di C. Salani,  Sangue vivo di E. Winspeare e  Giravolte  di C. Spadoni (2000),  Il corpo dell’anima  di S. Piscicelli (1999),  Giro di lune tra terra e mare  di G. M. Gaudino (1998). Nel 2009 insegna Suono all’European Film College di Ebeltoft in Danimarca. Dalla fine del 2011 insegna Suono a Centro Sperimentale di Cinematografia.


 

Marco Corrao, classe ’81, cantautore, musicista, produttore artistico nasce musicalmente in Sicilia alla fine degli anni 90. Ha collaborato con artisti come Eugenio Finardi, Moni Ovadia, Giuseppe Milici, Francesco Cafiso, Giorgio Rizzo, Michele Gazich, Pippo Guarnera. Ha all’attivo 4 dischi ed un 5° in uscita prodotto da un tandem Italo-Americano con a capo Gabriele Giambertone e Jono Manson. Nel 2013 con i Delta Moon in un tour negli USA. Sempre nel 2013 diventa direttore artistico del Capo d’Orlando Blues Festival di cui ancora oggi cura le line up artistiche. Produce l’album Ciricò di Sara Romano, vincitore del Premio Ciampi. Collabora attivamente con Istituto Luce e con il regista sardo Giovanni Zoppeddu. Nel 2018 ha prodotto lo spettacolo per RAI SICILIA Un brano a Testa 2.0.


 

Pierfranco Cuccuru. Ha collaborato con il gruppo editoriale Epolis dal 2004 al 2010 come fotografo e articolista. Ha all’attivo la pubblicazione di due volumi fotografici (“Barbieri Turritani”, una galleria di ritratti e storie di barbieri e barberie della città vecchia di Sassari, in collaborazione con il giornalista Renzo Sanna e “Strange Fruits”, libro fotografico e storie di immigrazione nella provincia di Sassari, raccontate da Sergio Scavio). Ha collaborato con diverse ONG per le quali ha realizzato reportage in Eritrea, Burkina Faso, Benin, Yemen, Mali.


 

Dancefloor Stompers. Musicisti: Gianmarco Diana (basso elettrico), Danilo Salis (chitarra elettrica), Andrea Schirru tastiere), Frank Stara (batteria e percussioni) e Juri Orrù (chitarra acustica e voce). Progetto musicale dedicato al suono delle grande musica per il cinema e la televisione, la library music e il soul jazz / rhythm’n’blues dei primi Sessanta. Modernismo cinematico dal 2009.


 

Maurizio D’Aniello. The Spectrum è lo spazio creativo, unico nel suo genere, dove l’autore produttore e musicista Maurizio D’Aniello realizza “mondisonori” dedicati al cinema, televisione, pubblicità e discografia. Nel 2017, insieme ad un team di professionisti, compone la colonna sonora del lungometraggio “Diva!” prodotto da Castadiva, regia di Francesco Patierno, presentato in occasione della 57 Edizione del Film Festival di Venezia che ottiene nel 2018, tra gli altri premi, il prestigioso Nastro D’Argento.
Trasversale nelle categorie in cui opera e versatile nelle composizioni, Maurizio D’Aniello negli anni ha prodotto artisticamente e composto colonne sonore di film, serie e programmi Tv, cartoni animati e reality di successo.

 


 

Alessandro De Rosa (1985) ha iniziato lo studio della composizione su consiglio di Ennio Morricone. Ha studiato con Boris Porena per diplomarsi poi in Olanda, al Conservatorio Reale dell’Aja. Ha collaborato come compositore e arrangiatore con Jon Anderson degli Yes. Con Ennio Morricone è autore del libro “Ennio Morricone – Inseguendo quel suono. La mia musica, la mia vita. Conversazioni con Alessandro De Rosa (Mondadori Libri, 2016) autobiografia del Maestro romano in forma di conversazione al momento in traduzione in diverse lingue tra le più parlate al mondo. Attualmente continua la sua attività musicale come libero professionista, lavorando parallelamente come autore e speaker radiofonico per la Radiotelevisione Svizzera di Lingua Italiana (RSI). www.alessandroderosa.com


 

Domenico Distilo è regista e sceneggiatore. Si è diplomato in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. ‘Inatteso’, il suo film di diploma è stato presentato alla sezione Forum della Berlinale; ha vinto il premio come miglior documentario al festival di Alicante in Spagna ed ha ricevuto una menzione speciale della giuria all’Arcipelago Film Festival. È autore della sceneggiatura ‘Quando gli elefanti combattono’ che si è aggiudicata il premio ‘Solinas’ come migliore sceneggiatura originale. I suoi documentari sono stati programmati su Rai 3.


 

Agostino Ferrente. È un regista , sceneggiatore , produttore cinematografico , direttore artistico e produttore musicale italiano.


 

 

Annalisa Forgione è una film / video editor. Si diploma giovanissima in montaggio ed edizione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Da allora è montatrice di moltissimi lavori di autori italiani e stranieri per il cinema e la televisione.
Dal 2000 ha un incarico di docenza continuativo presso il corso di montaggio
del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e ha tenuto diversi seminari in Università e scuole di cinema.
Conosce abbastanza bene la lingua inglese e quella spagnola.
È membro dell’A.M.C.(Associazione Italiana Montaggio Cinematografico e Televisivo).


 

Enzo Gentile. Giornalista, scrittore e critico musicale italiano. Inizia l’attività giornalistica nel 1977, divenendo professionista nel 1984. Nel corso degli anni ha scritto articoli per numerose testate. È docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dove tiene un corso sulla Storia del pop e del rock nell’ambito del Master in Comunicazione. Ha insegnato al dipartimento di Teatro e Spettacolo dell’Università di Parma, di Bologna e di Mantova. Ha insegnato all’Accademia di Comunicazione, all’Università dell’Immagine, alla Scuola Paolo Grassi di Milano. Numerosi i Festival cui partecipa nei programmi di conferenze e spettacoli: Time Zones, Sconfinando, Le corde dell’anima, Festival della Letteratura, Festival Filosofia, Creuza de ma, Bookcity, Laguna Movies, Folkest, Medimex, Sweet soul music. È consulente e curatore di diversi materiali e programmi di sala, redatti tra gli altri per il Teatro alla Scala e il Teatro Lirico di Cagliari.


 

Gabriele Giambertone. Polistrumentista, compositore e arrangiatore vive e lavora a Palermo, dove ha studiato chitarra classica, composizione e, attualmente, musica elettronica al Conservatorio “V. Bellini”. Producer e sound-designer di musiche per danza, teatro e pubblicità, lavora da anni con istituzioni e privati componendo musica strumentale, elettroacustica, concreta, soundscapes e sonorizzazioni, curando sia la pre che la post-produzione. Vincitore del Primo Premio al concorso nazionale “Enel Digital Contest” con le musiche dello spot pubblicitario “Rombo di Tuono” a cura del gruppo MENTEPLASTICA. Menzione Speciale “Migliori Musiche Originali” per il “Tindari Festival – Premio Teatrale Parodos”; per lo spettacolo “Essere Elettra”. Da anni affianca all’attività di musicista quella di insegnante lavorando nell’ultimo decennio per istituti sia pubblici che privati. La sua attività di musicista lo ha portato ad esibirsi in italia e all’estero sia come concertista che come autore.


 

Stefano Guzzetti.  Compositore con studi di Musica Elettronica al Conservatorio ‘G.P. Da Palestrina’ di Cagliari, ha scritto colonne sonore per i film di Peter Marcias e Daniele Atzeni e le musiche e il sound design di alcuni book trailer per Einaudi Editore (Haruki Murakami, Francesco Abate). I suoi brani sono stati inclusi nella rivista inglese The Wire Magazine. Sue le musiche del documentario di Daniele Atzeni ‘Madre Acqua’ sullo scrittore Sergio Atzeni, e del film di Peter Marcias ‘La nostra quarantena’ con Francesca Neri e Moisè Curia. Ha un contratto di publishing con la Mute Records di Londra, su Spotify la sua musica ha totalizzato quasi 22 milioni di ascolti, i suoi brani sono spesso trasmessi in Inghilterra dalla BBC Radio. Nella primavera 2016 scrive ‘Escape’ per la compagnia di danza di Londra LCP Dance Theatre, che porterà il lavoro al Fringe di Edimburgo nell’agosto 2016. Ha alle spalle vari concerti in Inghilterra, Germania, Olanda, Stati Uniti e Giappone. A luglio 2017 lo Stefano Guzzetti Ensemble è stato chiamato dagli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana per partecipare, come evento musicale principale, alla sfilata tenutasi a Monreale, in provincia di Palermo, come evento finale della kermesse ‘Alta Sartoria Dolce & Gabbana 2017’, filmata da Giuseppe Tornatore. Nel 2018 il compositore e il suo Ensemble sono stati protagonisti di un concerto alla Public Library di New York, ancora una volta per gli stilisti Dolce & Gabbana, in una serata presentata da Sarah Jessica Parker, attrice protagonista di Sex and the City. Il mese di luglio dello stesso anno ha visto la formazione impegnata in un tour in Giappone, che ha toccato le città di Nara, Osaka e Tokyo. Tra gli ultimi lavori del compositore, la colonna sonora del documentario ‘Manga Do. Igort e la via del Manga’, diretto da Domenico Distilo. Le musiche del documentario sono state prodotte in un album che è andato in sold-out in pochi giorni.


 

Wilma Labate. Fra un film” e l’altro Wilma Labate gira molti documentari, da Genova 2001 alla Palestina, agli anarchici odierni alla fatica del lavoro, convinta che il documentario sia una forma espressiva autenticae necessaria. Tra gli ultimi lavori “Raccontare Venezia”, “Le navi dei veleni” e “Qualcosa di noi”, storia dell’incontro tra una prostituta e un gruppo di giovani aspiranti scrittori. Tra i lungometraggi ricordiamo “La mia generazione”, un viaggio da sud a nord di un furgone blindato con a bordo un capitano dei carabinieri e un detenuto politico. “Domenica” che racconta Napoli attraverso gli occhi di una bambina dal futuro incerto e un poliziotto gravemente malato. “signorinaEffe” che racconta la storia d’amore fra un’impiegata e un operaio della Fiat durante i 35 giorni di lotta fuori ai cancelli della fabbrica nel 1980.


 

Letizia Lamartire. Laureata al Conservatorio, dopo aver concluso gli studi di musica e recitazione all’Accademia dello Spettacolo UNIKA di Bari viene ammessa al corso di regia del Centro Sperimentale di Cinematografia dove si diploma nel 2016 con il cortometraggio “Piccole italiane”, presentato in anteprima mondiale alla 32a Settimana Internazionale della Critica. “Saremo giovani e bellissimi” è il suo primo lungometraggio, del 2018, che viene presentato alla Settimana Internazionale della Critica del Festival del Cinema di Venezia, dove ottiene il Soundtrack Stars Award, il premio dedicato alla colonna sonora del miglior film in concorso (Venezia 75). Il premio va alle musiche di Matteo Buzzanca (Sugar) e alla voce di Barbora Bobulova, un esordio anche per lei come interprete, in particolare della canzone “Tic Tac”, “perché proprio la musica diventa protagonista, grazie alla storia che il film racconta, di un duetto tra madre e figlio che è il cuore del film.


 

Susanna Nicchiarelli. Regista e sceneggiatrice. Laureata in Filosofia con Perfezionamento alla Scuola Normale Superiore di Pisa, si è diplomata in Regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 2004. Ha iniziato la sua carriera lavorando con Nanni Moretti, dirigendo uno dei “Diari della Sacher” prodotti dalla Sacher Film e presentati alla Mostra del Cinema di Venezia. Ha scritto e diretto molti corti e documentari, e due lungometraggi: “Cosmonauta” (2009), vincitore del premio Controcampo alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e nominato come miglior esordio ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento, e “La Scoperta dell’Alba” (2013), presentato alla Festa del Cinema di Roma. Ha realizzato anche due corti di animazione in stop-motion “Sputnik 5”, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, vincitore del Nastro
d’Argento e distribuito nelle sale assieme al film “Cosmonauta”, ed “Esca Viva”, presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2012.


 

Luca Onorati. Documentarista, montatore di numerosi documentari di successo, ma anche regista di lavori indipendenti e direttore della fotografia.


 

 

 

 

Daniele Orazi. In seguito a varie esperienze nella cosiddetta “industria dello spettacolo”, si specializza sul management artistico dedicato ad attori famosi, accompagnando e curando, nelle vesti di consulente, la carriera di diversi nomi importanti. Nel 2005 intraprende un percorso nuovo, autonomo, e fonda la “Officine Artistiche Srl”, realtà che annovera tra i suoi affiliati una lunga schiera di attori famosi, tra i quali Barbora Bobulova, Valeria Bruni Tedeschi, Alba Rohrwacher e molti altri attori, attrici e registi cinematografici. Membro dal 2007 dell’Accademia del cinema italiano Premi David di Donatello, dal 2008 è inoltre socio della L.A.R.A. (Libera Associazione Rappresentanti di Artisti) per cui, attualmente, ricopre la carica di vice presidente. Dal 2011 è uno dei soci fondatori del Consorzio officine artistiche, struttura di rappresentanza, consulenza e promozione artistica rivolta a registi, sceneggiatori ed attori.


 

Orchestra di Piazza Vittorio. Musicisti che provengono da dieci paesi e parlano nove lingue diverse. Insieme, trasformano le loro variegate radici e culture in una lingua singola, la musica. Questa è l’Orchestra di Piazza Vittorio. Partendo dalla musica tradizionale di ogni paese, mischiandola e intingendola con rock, pop, reggae, e classica, si arriva alla sonorità unica dell’OPV. Tra musicisti che partono e altri che arrivano, cambia il suono dell’orchestra senza mai tradire la vocazione iniziale a sfide nuove e orizzonti aperti al mondo intero. Una fusione di culture e tradizioni, memorie, sonorità antiche e nuove, strumenti sconosciuti, melodie universali, voci dal mondo.


 

© Fabrizio Fenucci

Mauro Pagani. Nato a Chiari (Brescia) il 5 febbraio 1946. Musicista e produttore, è uno dei cinque fondatori della Premiata Forneria Marconi (1970). Tre album da solista: Mauro Pagani (1978), Passa la bellezza (1991, premio Tenco), Domani(2003, premio Tenco e miglior disco italiano per la stampa). Per Gabriele Salvatores ha realizzato le musiche di Sogno di una notte d’estate (1983),Puerto Escondido (1992), Nirvana (1997, nomination al David di Donatello),Educazione siberiana (2013, Ciak d’Oro, 2 nomination ai David di Donatello). Nel 1998 fonda gli studi di registrazione Le Officine Meccaniche (poi etichetta discografica), dal 2000 al 2007 è stato Direttore Artistico dell’Estate Fiorentina, dal 2001, per più di dieci anni, organizza a Siena, in qualità di Direttore Artistico, la rassegna culturale estiva la Città Aromatica. Fondamentale la collaborazione con Fabrizio De André: insieme hanno scrittoCrêuza de Mä (1984) miglior disco italiano degli anni Ottanta, inserito da David Byrne tra i dieci dischi più importanti del decennio in tutto il mondo (poi riarrangiato da Pagani nel 2004 e rimixato nel 2014), Le Nuvole (1990) e il live Concerti 1991 (entrambi disco dell’anno). Nel 2009 esce il suo primo romanzo, Foto di gruppo con chitarrista (Rizzoli) accolto con entusiasmo dalla critica letteraria. Produce album di molti artisti italiani tra i quali Massimo Ranieri, Nina Zilli, Arisa, Chiara e vanta numerose collaborazioni con Demetrio Stratos, Gianna Nannini, Ligabue, Morgan, Vasco Rossi. È stato direttore musicale del Festival di Sanremo (edizioni 2013 e 2014). Nel 2015 ha ricoperto l’incarico di Direttore Artistico della manifestazione Area Sanremo. Nel 2017 compone la colonna sonora e scrive le canzoni per Riccardo va all’inferno, il musical dark di Roberta Torre, con Massimo Ranieri protagonista.


 

Cecilia Pagliarani. Si forma  a La Femis di Parigi, lavora come montatore cinematografico per molti anni. Regia di documentari in Francia per Largardère, Capa Prod, france 2. Studia da direttore d’archivio presso l’Ina-Sup. Firma il montaggio di tutti i documentari di Gianni Amelio e la co-regia del film in due episodi Registro di classe (in uscita al cinema), firma la regia del documentario tratto dall’autobiografia di Mario Pirani, prodotto da La Repubblica ed Istituto LUCE.


 

 

Francesco Patierno. Il suo primo lungometraggio “Pater Familias”, in concorso al festival di Berlino 2003 è stato candidato a tre nastri d’argento, un David di Donatello, ha vinto 12 premi per il miglior esordio (tra cui il Variety Critics choice awards) ed è stato selezionato in più di cento festival internazionali. Nel febbraio 2008 è uscito nelle sale “Il Mattino ha l’Oro in bocca”, selezionato in concorso al Karlovy Vary Film Festival e candidato al David di Donatello per il miglior attore non protagonista. Nello stesso anno ha diretto 4 episodi di una nuova serie: “Donne Assassine”, in onda su FoxCrime che ha vinto il premio per la migliore regia, e migliore attrice al Roma Fiction Festival. Nel 2011, il suo terzo film “Cose dell’altro mondo”, ha partecipato al Festival di Venezia nella sezione Controcampo, ed è stato in concorso al Festival di Tokyo. Nel 2012, “La guerra dei vulcani”, documentario sul triangolo amoroso tra Rossellini, Magnani e Bergman, è stato presentato con successo ai festival di Venezia, Toronto, Londra, New York e venduto in più di trenta paesi in tutto il mondo. Nel gennaio 2014, è uscito nelle sale il suo quarto lungometraggio “La gente che sta bene” interpretato da: Claudio Bisio, Margherita Buy e Diego Abatantuono, ed ha partecipato ai festival in Svezia, Brasile e Los Angeles.
Nel 2017 “Naples ‘44” tratto dall’omonimo libro di Norman Lewis, con la voce narrante di Benedict Cumberbatch è stato in concorso al Festival del Cinema di Roma, ha vinto il Nastro D’Argento come miglior film-documentario ed è stato candidato al David di Donatello.
Sempre nel 2017 DIVA! Il suo ultimo film, con otto tra le migliori attrici italiane, è nella selezione ufficiale del Festival del Cinema di Venezia, e nella rassegna Open Roads al Lincoln Center di New York. Anche DIVA! Ha vinto il Nastro D’Argento come migliore film-documentario del 2018.


 

Leandro Piccioni. Pianista di Ennio Morricone e compositore autore di colonne come Ultima Pallottola di Michele Soavi, Nemmeno in un sogno di Gianluca Greco, Il Sequestro Soffiantini, La Omicidi, Assunta Spina, Rebecca la prima moglie, e Il Posto dell’Anima di Riccardo Milani e orchestrato e diretto le musiche non originali del film Lascia perdere Johnny di Fabrizio Bentivoglio, ottenendo la candidatura al Premio David di Donatello 2008 per la canzone non originale “Amore Fermati”.
Dal 2001 collabora con Ennio Morricone con il quale ha svolto concerti nei più grandi auditorium e arene in tutto il mondo e con le più importanti orchestre superando, solo negli ultimi 3 anni i 70 concerti per più di 500.000 spettatori.
La sua poliedricità lo ha portato alle collaborazioni come arrangiatore e autore con la Piccola Orchestra Avion Travel e con l’Orchestra di Piazza Vittorio per la quale ha elaborato, con Mario Tronco, “Il Flauto Magico” di Mozart rappresentato nei più importanti teatri d’Italia e d’Europa e “Carmen” di Bizet, che ha debuttato nel 2013 a “Le Nuit de Fourviere” di Lione e ha aperto la stagione di Caracalla nel 2014, oltre al recente “Don Giovanni” di Mozart, che ha debuttato il 13 giugno 2017 al festival Le Nuits de Fourviere in coproduzione con l’Accademia Filarmonica Romana e che sarà presto in tournèe.
Nel 2007 ha iniziato la collaborazione in veste di pianista compositore con il Quartetto Pessoa e sue sono le trascrizioni e gli arrangiamenti che con il quartetto esegue nei concerti, in particolar modo dedicati alla grande musica da film. Ha diretto varie orchestre fra cui, con suoi arrangiamenti, l’Orchestra Roma Sinfonietta al concerto di piazza San Giovanni del 1° Maggio nel 2011 e all’evento ai Fori Imperiali del Natale di Roma del 21 aprile 2012 oltre al concerto di Bruce Springsteen all’Ippodromo di Capannelle dell’11 luglio 2013. Con la Roma Sinfonietta ha inciso anche alcune delle sue colonne sonore e nel 2013 ha diretto per le registrazioni dei 2 cd di Mina dedicati agli standards americani con gli arrangiamenti di Gianni Ferrio.


 

Roberto Pischiutta (Pivio). Dopo essersi laureato in Ingegneria Elettronica all’Università di Genova si trasferisce a Roma verso la fine degli anni ottanta e, insieme ad Aldo De Scalzi, dà vita ad un lungo sodalizio artistico nel campo della musica da film.
Ottenuta la notorietà internazionale con Hamam – Il bagno turco diretto da Ferzan Ozpetek, ha composto oltre un centinaio di colonne sonore sia per il cinema che per la televisione tra cui Ormai è fatta ed El Alamein (di Enzo Monteleone), Casomai e The Startup (di Alessandro D’Alatri), Piano 17 e Song ‘e Napule (dei Manetti Bros.) col quale nel 2014 vince il David di Donatello, il Nastro d’argento, il Globo d’oro ed il Bifest per la migliore colonna sonora. Sempre per i Manetti Bros. firma con Aldo De Scalzi le musiche del musical Ammore e malavita (in concorso al festival di Venezia e con il quale vince, tra gli altri, due David di Donatello 2018 per le categorie Miglior musicista e Miglior canzone originale, due Nastri d’argento per le categorie Miglior musicista e Miglior canzone originale e due Ciak d’Oro per le categorie Miglior musicista e Miglior canzone originale). Ha anche al suo attivo le serie televisive di Distretto di Polizia e L’ispettore Coliandro. Con Aldo De Scalzi ha fondato l’etichetta discografica I dischi dell’espleta e la società di produzione ed edizioni musicali Creuza. Nel 2016 torna alla realizzazione di un lavoro solista, It’s fine anyway, scritto, suonato e cantato in quasi totale autonomia, previsto per diventare un film musicale ad episodi entro il 2018 che sarà diretto da Marcello Saurino e dallo stesso Pivio (il primo episodio ha esordito il 12 dicembre 2016 al Noir in Festival di Milano ed ha vinto il Nastro d’argento 2017). Il 10 gennaio 2017, ad un anno dalla scomparsa di David Bowie, è uscito il suo nuovo lavoro solista Lodging a scary low hero, tributo al periodo “berlinese” dell’artista inglese. Attualmente è presidente di ACMF, Asoociazione Compositori Musiche per Film, che annovera al suo interno le più importanti firme italiane del settore.


 

Quartetto d’archi Pessoa nasce nel 1998. Fin dall’inizio il gruppo si impone per le scelte musicali che mirano all’accostamento dei generi più diversi, dalla grande letteratura classica per quartetto d’archi a “contaminazioni” con il Jazz (arrangiamenti di musiche di Bill Evans), il Rock-Blues (Roberto Spadoni), il tango, la musica Klezmer, la musica da film e la musica contemporanea.
Nel 2001 avviene l’incontro fra i Pessoa e Alessandro Annunziata, compositore e critico musicale, che ha scritto, dedicandoli al Quartetto tre brani (Meltemi, Graffiti e O guardador de rebanhos per voce e quartetto su testo di Fernando Pessoa). Da questo incontro nasce l’idea di eseguire musiche di autori contemporanei aperti alla comunicazione e all’espressione, ricreando un contatto con il pubblico.
Nell’ambito di rassegne di musica classica e sacra ha eseguito, a parti reali, in diverse chiese di Roma (S. Maria del Popolo, Basilica S. Giovanni dei Fiorentini e tante altre) programmi con voci soliste e coro tra i quali lo Stabat Mater e il Salve Regina di G. B. Pergolesi, il Requiem di J. M. Haydn, il Regina Coeli di W. A. Mozart.
Ha collaborato alla registrazione del disco Suoni modulanti con la cantante Ada Montellanico; ha registrato musiche da film del compositore Massimo Nunzi.
Ha inoltre partecipato all’incisione del disco degli Avion Travel Poco mossi gli altri bacini con brani arrangiati da Leandro Piccioni nella sala 700 del Nuovo Auditorium “Parco della Musica” di Roma.
Il Quartetto ha partecipato alla registrazione di due dischi del gruppo OttoHom.
Ha registrato brani di Leandro Piccioni per le colonne sonore dei film Il posto dell’anima, Assunta Spina e Lascia perdere Johnny. Nell’ottobre del 2002 il Quartetto Pessoa ha vinto il secondo premio alla nona edizione del “Concorso Internazionale Piazzolla Music Award”.
Ha registrato il Quintetto op.143 di Mario Castelnuovo-Tedesco per la rivista Sei Corde e inciso il cd Serenata Mediterranea con musica del compositore Dimitri Nicolau.
Secondo premio alla nona edizione del Concorso Internazionale Piazzolla Music Award.
Con Leandro Piccioni ha inciso un cd con le “Quatro Estaciones Portenas” di Astor Piazzolla e brani da film dello stesso Piccioni, con la collaborazione di Peppe Servillo.


Paola Randi. Si laurea in giurisprudenza e parallelamente studia disegno, pittura, tecniche d’incisione. Lavora come Project Manager per 12 anni presso organizzazioni non profit internazionali a favore delle donne nell’economia. Nel 1996 fonda TTR, trimestrale sul teatro e le arti visive da cui nasce un Festival Internazionale di Teatro di Ricerca a Milano. Dal novembre 2003 si occupa esclusivamente di cinema.  Approdata alla regia da autodidatta, dopo alcuni corti, nel 2011 Paola Randi ha scritto e girato il suo primo film di finzione, Into Paradiso: incontro tra comunità napoletana e minoranza srilankese che rovesciava gli stereotipi sull’immigrazione. In Tito e gli alieni si è spinta in Nevada (ma anche in Almeria, sui set di Sergio Leone, e alla centrale di Montalto di Castro) per una storia che affronta la morte con la chiave del genere fantascientifico.


 

Sergio Scavio. Si dedica alla regia cinematografica – suo il cortometraggio “La Notte di Cesare” (2018) – dopo una carriera divisa tra impegno culturale ed insegnamento delle materie cinematografiche. Ha diretto vari festival e rassegne di cinema in Sardegna, è presidente dello storico cineclub Aguaplano di Sassari. Ha fondato e diretto la Scuola civica di cinema di Sassari. Ha insegnato nella facoltà di Scienza della Comunicazione di Sassari (lab cinema) e in questo momento insegna “teoria ed analisi del film” all’Accademia delle Belle Arti “Sironi” di Sassari. È membro del consiglio di amministrazione della Sardegna Film Commission.


 

 

David Voci Sciabordi. Si avvicina alla musica intorno ai sei anni, con il pianoforte, giocando imitando e inventando. Iil primo approccio alla musica classica fu con Bach e Mozart, affascinato dal filosofico intreccio armonico del primo e dalla semplice e profonda bellezza del secondo. Incuriosito dalla tecnologia degli strumenti musicali, studia acustica e la storia della meccanica degli strumenti e esplora i segreti dell’esecuzione. Passione che lo porterà più tardi ad apprendere l’arte dell’accordatura , come un tempo facevano i clavicembalisti. Verso i 13 anni inizia gli studi “seri”, lo studio classico del pianoforte, ed in 6 mesi esaurisce il programma del triennio del conservatorio. Dopo lo studio dei compositori romantici ebbe un rigetto per l’esecuzione virtuosistica del repertorio e si allontana dalla pratica pianistica giornaliera. Al quinto anno di liceo, rifiuta il rinvio alle armi per motivi di studio ed entra in aeronautica, dove terminerà i suoi studi. Grazie ad un concorso per militari musicisti, studia percussioni ed entra a far parte della Fanfara dell’Aeronautica. Cosi si riavvicina alla musica, scoprendo la musica d’insieme. Dopo due anni la rigidità interpretativa dell’orchestra lo porta ad abbandonare anche questa esperienza, lascia la carriera militare e per 6 anni gira l’europa delle fiere con l’attività commerciale di famiglia. Si avvicina cosi agli strumenti “ da viaggio” imparando a suonare, la tromba, la chitarra ed il basso, che lo avvicinerà poi al contrabbasso. Approfondendo l’armonia e le sfumature di questi strumenti,e arricchendosi di culture musicali diverse grazie ai ripetuti viaggi, si avvicina alla composizione e all’arrangiamento. L’amore per il Jazz lo fa tornare agli studi musicali presso Amedeo Tommasi, Barry Harris, l’istituto Saint Louis di Roma. Inizia a sviluppare un proprio linguaggio musicale, basato sulle emozioni più che sull’esecuzione virtuosistica , che pur apprezza. Dopo il 2011 ed un proficuo stage del Berklee College” presso il festival Umbria Jazz di Perugia , lavora come concertista jazz nei locali e compone musica per teatro indipendente e danza contemporanea. Cerca l’approccio con il cinema che gli viene dapprima musicando film muti da vivo, poi componendo colonne sonore per Cecilia Pagliarani, nei suo documentario su Mario Pirani, dove sperimenta anche l’utilizzo della musica l’elettronica , e poi firma la musica per il cortometraggio di Gianni Amelio “casa d’altri” , sul terremoto di Amatrice e proiettato al 74esimo festival di Venezia. Durante la sperimentazione sul film su Mario Pirani , va a Palermo con Cecilia Pagliarani per una lezione esercitazione presso il CSC di Palermo. David esegue ed improvvisa musica elettronica ispirando un montaggio LIVE di filmati pre-ordinati dagli studenti. Una esperienza che farà maturare il Progetto VART, performance di improvvisazione musicale e visuale.


Marco Spagnoli. Laureato in filosofia nel 1995 (Storia delle Istituzioni Sociali e politiche),  critico e giornalista cinematografico, da oltre vent’anni si occupa di cinema e di spettacolo per diverse riviste cartacee e su Internet. E’ il direttore del Giornale dello Spettacolo e collabora a Vivilcinema, La Rivista del Cinematografo e Globalist. E’ Manager della Divisione Doc del MIA, Mercato Internazionale dell’Audiovisivo di Roma 2018 e ha partecipato a vario titolo a molti festival ed eventi, ha numerose pubblicazioni all’attivo e una lunga esperienza da filmmaker, sceneggiatore, docente.


 

 

Marco Spoletini. È un montatore italiano . È collaboratore abituale di registi quali Gianluca Maria Tavarelli , Riccardo  Milani, Francesco Bruni e soprattutto Matteo Garrone , per il quale ha curato il montaggio di ogni film.


 

 

 

Giuliano Taviani. Nasce a Roma nel 1969. Nei primi anni 90 scrive le musiche per una compagnia teatrale romana: “La compagnia del Cianti” diretta da Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre. Le musiche per il teatro gli diedero la possibilità di farsi conoscere dal regista Gianni Zanasi che gli affidò la colonna  musicale del suo film : “A domani”, presentato in concorso al festival di Venezia nel 1999. Negli anni a seguire collaborerà con vari registi firmando fino ad oggi più di 50 film usciti al cinema o in tv. Con gli amici della compagnia del Cianti scrive la musica per i loro film e per le serie tv “Boris” e “Buttafuori”. E’ in questa occasione che inizia a collaborare col Maestro Carmelo Travia. Dal 2007 compone la musica per i film di suo padre Vittorio e di suo zio Paolo, tra cui “Cesare deve morire” nel 2012 vincitore dell’orso d’oro al festival di Berlino. Nel 2016 scrive le musiche per il film “Rosso Istanbul” di Ferzan Ozpetek. Nel 2011 inizia la collaborazione con i fratelli Vanzina scrivendo le musiche dei loro ultimi sette film. Nel 2015 firma le musiche del film “Anime nere” di Francesco Munzi per cui vince: il David di Donatello per il miglior compositore e il David di Donatello per la migliore canzone.


 

Mario Tronco. Pianista, tastierista, e autore della Piccola Orchestra Avion Travel, ha scritto colonne sonore per Riccardo Milani, Fabrizio Bentivoglio, Lina Wertmuller, Giovanni Piperno, Agostino Ferrente. All’età di 10 anni ha fatto il suo ingresso nel mondo musicale in qualità di dimostratore di organi elettronici per la ditta Barone di Caserta. L’amore per la musica ha radici nella sua famiglia. Nipote d’arte, il nonno era tenore, ma dovette abbandonare la sua carriera artistica per amore della moglie gelosa. Il fratello del nonno invece era direttore dell’Orchestra di musica leggera “Euterpe”. L’Orchestra di Piazza Vittorio è un suo sogno realizzato.

 

Max Viale (Torino,1972). Videomaker, sound designer, compositore musicale è tra i fondatori di Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo, band all’attivo con varie produzioni discografiche e live tour, sonorizzazioni, musiche di scena, colonne sonore per documentari e film. Nel 2002 fonda con i membri del gruppo l’etichetta discografica indipendente Mexicat records (distribuzione Audioglobe), attualmente in attività. Tra le numerosissime collaborazioni all’attivo, dal 2009 gestisce Gatto Ciliegia vs il G.F. come collettivo musicale per le composizioni delle soundtrack di numerosi film, tra cui NICO, 1988 (S. Nicchiarelli, 2017) in cui oltre ad essere autore (con C. Alati e G. Della Torca) della soundtrack è organizzatore della produzione musicale sul set e attore nella parte di Max Davies, musicista della band di Nico nel film. Come sound designer e compositore di musica elettronica ha prodotto musiche di scena per diversi spettacoli teatrali e collabora a progetti di sonorizzazione live con Stefano Maccagno (compositore ufficiale Museo Nazionale del Cinema di Torino). Gatto Ciliegia per la soundtrack di “Nico,1988” (edita in vinile dalla label italiana “42records” per il catalogo “35mm”) ha ottenuto la candidatura ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento 2018. Dal 2018 è membro/giurato dell’Accademia del Cinema Italiano e socio ACMF (Associazione Compositori Musiche per Film).


 

Giovanni Zoppeddu. Si forma a Roma all’Accademia di Cinema e Televisione Griffith come Direttore della fotografia e successivamente come montatore. Alla sua prima esperienza di regia approda dopo aver lavorato nel cinema e nella tv e aver collaborato a diversi documentari. Nel 2010 partecipa alle riprese del documentario ‘L’ultimo volo’ di Folco Quilici. Nel 2011 come operatore di ripresa partecipa al documentario ‘Il corpo del duce’ di Fabrizio Laurenti presentato al festival di Torino. Nel 2012 lavora con Roland Sejko alle riprese del documentario ‘Anija – La nave’, presentato al Festival di Torino e vincitore del David di Donatello per il Miglior documentario. Nel 2016 lavora come operatore di ripresa per i documentari ‘Lascia stare i Santi’ di Gianfranco Pannone e ‘Il pugile del Duce’ di Tony Saccucci. “Diario di tonnara” è il suo primo film.


 

WAARP. Andrea Marcias, in arte WAARP, nasce, cresce e continua a vivere nella sua adorata Sardegna. Da completo  autodidatta si confronta con il disegno e, successivamente, con la musica, in particolare con i suoni elettronici. Partecipa al progetto I against ME – un progetto di arte performativa elettronica con Nintendo Gameboy, più di 120 concerti live e, orgogliosamente, nessuna release – ed è unico protagonista del progetto Waarp e dell’omonimo EP. Le musiche di Hans Zimmer e Jóhann Gunnar Jóhannsson sono, per lui, continua fonte di ispirazione.